Il diritto-dovere di difenderci
da chi vuole la nostra morte

Sabato 21 Novembre 2015
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Caro direttore,



ma le vittime civili causate dai bombardamenti degli aerei francesi sulla Siria non sono atti criminali come quelli dei terroristi dell'Isis che hanno causato vittime civili a Parigi? Siamo sicuri che alla violenza sia giusto rispondere con altra violenza? E non potrebbe esserci tra le vittime civili siriane una Valeria Solesin? Oppure loro sono una razza inferiore?




Aldo Bellini

Rovigo



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Caro lettore,

gli anglo-americani che tra il 1943 e il 1945 bombardarono le nostre città e quelle tedesche uccidendo anche migliaia di civili erano dei criminali o dei liberatori? Io non ho dubbi sulla risposta da dare a questa domanda: erano dei liberatori a cui va ancora oggi la nostra gratitudine. Per quanto riguarda il presente e i fatti di Parigi ho un'unica certezza: i terroristi islamici devono essere fermati prima che possano uccidere ancora e credo che il loro tentativo di annientare la nostra civiltà e il nostro modo di vivere vada ostacolato in ogni modo.



Certamente con la diplomazia, gli embarghi e tutto ciò che può essere utile. Ma anche con la forza, se necessario. Imbracciare le armi e sganciare bombe sono sempre da considerare le opzioni finali dopo aver tentato e ritentato ogni altra strada possibile. La guerra è un abominio, è violenza ottusa e insensata. Purtroppo però, talvolta, è un abominio inevitabile. E la vera domanda a cui oggi siamo tutti chiamati a rispondere è questa: c'è qualcuno che si è dato come missione quella di distruggerci; abbiamo o no il diritto e il dovere di difenderci e di sconfiggere questi profeti di morte? Credo di sì.
Ultimo aggiornamento: 18 Novembre, 13:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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