Droga, perchè non è sbagliato
chiudere la “disco” Cocoricò

Giovedì 6 Agosto 2015
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Caro direttore,

premetto che non sono mai stato un frequentatore di discoteche, ma amante di ben altra musica. E vengo al punto. Resto sempre più basito dai provvedimenti illuminati del nostro (purtroppo) ministro degli Interni, l'ultimo dei quali molto pilatesco. Chiudere una discoteca, perché un giovanissimo frequentatore è deceduto (comprando all'esterno della stessa) una droga fatale. Mettere in galera e magari ai lavori "pesanti", per non dire forzati, gli spacciatori, dai più grandi ai piccoli, per il suindicato ministro proprio no. Migliaia di nordafricani arrestati decine di volte e sempre liberi di delinquere e magari rispedirli al paesello, neanche parlarne; anzi, si continua a salvarli sotto costa del continente africano. Consiglio al ministro in argomento, dato l'aumento delle rapine con strappo delle catenine d'oro, che causano il più delle volte ferite notevoli alle persone anziane, di provvedere celermente al divieto assoluto a tutti gli italiani di portare tali ornamenti.


Giancarlo Parissenti



Mestre



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Caro lettore,

meriti e demeriti del ministro Alfano a parte, non sono convinto che la chiusura per 4 mesi del Cocoricò sia una scelta così sbagliata e insensata.

Certo, lo sappiamo bene, non bisogna andare in discoteca per trovare droga e pasticche varie e non è colpa dei gestori dei locali se un ragazzo decide di assumere sostanze. Ma è un fatto che in molte discoteche circoli un'enorme quantità di droga di ogni tipo e che troppo spesso se non ci scappa il morto, qualche ragazzo o ragazza rischia di brutto. Possibile che tutto ciò avvenga all'insaputa dei gestori? Possibile che non si possano attivare controlli più severi e serrati? Mi pare difficile e poco credibile.

Non si deve criminalizzare nessuno: ma non possiamo pensare che possano esistere dei luoghi dove la legge sia sospesa e si possano consumare impunemente dei reati. E' un po' ciò che accade in alcuni stadi che sembrano godere di una sorta di extraterritorialità e dove per alcuni soggetti le regole vengono annullate o sovvertite. La misura adottata nei confronti del Cocoricò è molto pesante, ma segnala un'emergenza che va affrontata. Nell'interesse di tutti. Anche dei gestori dei locali.
Ultimo aggiornamento: 15:25

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