Il Sud non ha bisogno di casinò
ma di uomini politici di calibro

Mercoledì 24 Giugno 2015
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Caro Direttore,

Leggo, Scilipoti: "Il problema del Sud è che non ha un Casinò". L'esponente di Forza Italia ha trovato l'asso nella manica, in altre parole basta aggiungere un accento all'attuale situazione del nostro Meridione e, voilà, tutto è risolto. Come mi hanno suggerito le "linguacce" del bar sport.

Invece da parte mia aggiungo che non bisogna fare di ogni erba un fascio, anche perchè ci sono imprenditori giovani, intelligenti e soprattutto coraggiosi ed orgogliosi della loro Terra, ovviamente con la T maiuscola.


L. B.



Caro lettore,

i casinò italiani, stretti tra la crisi e la concorrenza dei giochi on line, sono tutti in crisi di incassi. Ma se bastasse aprire una casa da gioco per risolvere i problemi del nostro Meridione, varrebbe davvero la pena di dar ragione a Scilipoti, modificare immediatamente la legislazione e creare non uno, ma tre o quattro nuovi casinò al Sud. In realtà sappiamo bene che non servirebbe a nulla. Anzi, sarebbe la solita, illusoria scorciatoia realizzata a spese dello Stato e destinata a fare più ricche solo le famiglie criminali meridionali che da sempre usano le case da gioco per riciclare denaro sporco: aprire qualche casinò sotto casa e in un ambiente "amico" contribuirebbe senza dubbio a facilitare i loro traffici. Diciamo la verità: più che di avere un casinò, il Sud avrebbe forse bisogno di essere rappresentato in Parlamento da uomini politici di calibro un po' diverso da quello del senatore Scilipoti. Che, purtroppo, non è neppure un caso isolato
Ultimo aggiornamento: 15:54

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