Il funerale di Casamonica,
dov'è il controllo del territorio?

Domenica 23 Agosto 2015
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Forse i nostri governanti non hanno capito come la famiglia Casamonica, attraverso la spettacolarizzazione della cerimonia funebre del boss, abbia apertamente sfidato lo Stato tra l'altro nel momento preciso in cui si stanno aprendo i maxi processi contro la delinquenza di stampo mafioso nella Capitale.

La famiglia ha dato prova della propria forza con la sfacciataggine della "beatificazione" del re di Roma irridendo impunemente le istituzioni a tutti i livelli: polizia, vigili, questori, servizi, prefetti, sindaci e poteri locali, ministri, prelati e la stessa popolazione. Già, anche la popolazione sempre meno protetta e sempre meno tutelata.

Ma non ci si crei un cruccio; si è già messo in moto il balletto delle irresponsabilità e, tra una quindicina di giorni, finirà a tarallucci e vino e probabilmente pagherà un altro elicotterista o un altro sacrestano. D'altronde chi non ricorda la vicenda di Alì Agca con i fiori sulla tomba di Giovanni Paolo II? Alì è entrato indisturbato in Italia, ha pernottato,ha fatto la coda, è entrato nella Basilica di San Pietro, è sceso nella cripta dove, evidentemente per puro caso, stazionava una troupe televisiva che lo ha filmato. Solo dopo è stato espulso dall'Italia in quanto privo del necessario visto.

Anche in questo caso nessuno sapeva, nessuno immaginava, nessuno ha pagato, o forse sì: quello che ha venduto i fiori.


Roberto Stefan



Venezia Lido



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Caro lettore,

non so cosa abbiano capito o meno i nostri governanti: è evidente che i Casamonica con quella inaccettabile e provocatoria sceneggiata hanno voluto dare la misura della loro potenza e della loro intangibilità. Hanno trasformato la morte del loro capo in un messaggio mafioso per amici e nemici: ecco chi siamo e di cosa siamo capaci. Ma aldilà di tutto questo deve farci riflettere e anche preoccupare il fatto che nella capitale d'Italia possa alzarsi tranquillamente in volo un elicottero e transitare sopra il cielo del centro di Roma senza controlli nè autorizzazioni; che si celebrino i funerali del boss di uno dei clan storici della malavita senza che nessuno ne sappia nulla; che una zona della capitale venga invasa da un pittoresco corteo nell'indifferenza delle forze dell'ordine. E questo sarebbe il controllo del territorio? C'e' da stare freschi.
Ultimo aggiornamento: 14:32

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