Padova, la buona borghesia
e i silenzi solidali dei ragazzi

Sabato 16 Maggio 2015
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Caro direttore,

potrebbe spiegarmi il significato dell'espressione "... figli della migliore borghesia di Padova...", scritta nel contesto dell'articolo dal titolo "La preside: uno sconosciuto in hotel", pubblicato ieri a pagina 7 del Gazzettino, e dedicato alla morte del giovane Domenico Maurantonio. Non vorrei erroneamente dedurre che il grado di borghesia sia inversamente proporzionale all'omertà.


Martina Bottega



Moriago della Battaglia (Tv)



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Cara lettrice,

l'omertà è la solidarietà interessata fra membri di uno stesso gruppo che coprono le colpe altrui per salvaguardare i propri interessi o evitare di essere coinvolti in indagini spiacevoli e pericolose. Cos'è accaduto intorno alla dinamica della morte di Domenico? Non lo sappiamo con precisione. Ma la sensazione è che si sia alzato un muro di solidale silenzio e di impenetrabile ambiguità. Un atteggiamento omertoso, appunto. Ma l'omertà è una regola della malavita ed è diffusa in contesti sociali che vivono o sopravvivono ai margini della legalità. Una condizione esistenziale e culturale assai diversa da quella degli studenti del liceo padovano frequentato da Domenico. Non sta a noi indicare colpe e colpevoli. Nè vogliamo fare del facile moralismo. Ma l'assunzione delle proprie responsabilità dovrebbe essere una regola fondante di un ceto sociale, la borghesia appunto, che rappresenta uno degli assi portanti delle nostre comunità. Scoprire che (forse) così non è, ci obbliga a qualche riflessione. Non esattamente confortante nè positiva.
Ultimo aggiornamento: 14:27

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