Famiglie naturali e nozze gay
non esiste un “pensiero unico”

Martedì 17 Marzo 2015
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Caro direttore,

il duo "Dolce e Gabbana" si è permesso di dire una cosa abbastanza ovvia, almeno fino a ieri, cioè che i bambini stanno meglio in una famiglia dove ci sono un padre e una madre. Hanno anche detto che i bambini in provetta sono "sintetici", una parola forse troppo scientifica, che tuttavia corrisponde al vero. Niente di male fin qui, anche se le dichiarazioni sono sembrate piuttosto anomale sulla bocca di due notissimi stilisti gay, uniti nella professione e anche negli affetti fino a qualche tempo fa. Hanno osato troppo? Sembra di sì. Elton John, arcinoto cantante inglese, padre offeso di due bambini in provetta, ha gridato allo scandalo e ha promesso di mettere al rogo i vestiti di Dolce e Gabbana. Forse altri seguiranno l'esempio. Sono in genere noti "progressisti" e potenti lobby che si vendicano usando strumenti "arcaici" come il rogo, il bidone e il boicottaggio. Tanto che Dolce e Gabbana, toccati negli interessi, hanno intenzione di fare retromarcia
. Passo falso? Certamente sì, se altre voci e la maggioranza della gente, che è dotata di buon senso, non sapranno reagire.

Luigi Floriani



Conegliano (Tv)



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Caro lettore,

ho letto ciò che hanno dichiarato Dolce e Gabbana. E, scacciato il malizioso sospetto di essere di fronte a un'operazione d'immagine, devo dire che non ho trovato nulla di particolarmente scandaloso nelle loro parole. I due celebri stilisti, notoriamente gay, hanno espresso opinioni molto diffuse su un tema che è oggettivamente controverso e dibattuto. Ma nè Dolce nè Gabbana hanno auspicato leggi punitive o condanne per chi la pensa diversamente da loro e si comporta di conseguenza. Si può essere d'accordo o meno con i due celebri stilisti, ma bisogna dar loro atto di aver espresso idee senza particolare furore iconoclasta. Decisamente più intolleranti sono invece apparse le violente reazioni di colleghi e artisti vari contrari alle posizioni di Dolce e Gabbana. Costoro hanno minacciato di mettere all'indice i due stilisti, di boicottare le loro creazioni e via censurando. Come se sui matrimoni gay e le famiglie naturali non fosse consentito avere idee diverse. E dovesse esistere un "pensiero unico". No, grazie.

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