Buone leggi? Non servono se
le applicano cattivi funzionari

Venerdì 17 Ottobre 2014
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Caro direttore,

leggevo qualche settimana sul “Gazzettino” che una nota prosciutteria di Pordenone è stata multata per aver esposto all'esterno del locale la scultura in legno di un maialino. A quanto pare, era posto al di fuori del perimetro consentito dalla legge per le insegne pubblicitarie. Gli uffici derubricano il fatto a semplice controllo amministrativo e ricordano altri casi in cui tale disposizione è stata applicata, per esempio ai danni di una farmacia, rea di aver apposto la classica croce verde su uno zerbino in prossimità dell'entrata. Per affinità umana e professionale desidero manifestare la mia solidarietà al collega ristoratore; in secondo luogo, poi, al povero porsèl, il protagonista per antonomasia delle nostre ed altrui tavole così malamente dileggiato. Dura lex sed lex, d'accordo, ma di questi tempi non sarebbe bastato un gentile invito verbale a spostare il corpo del reato? Sono prevalsi invece i rigidi regolamenti, dimenticando che ogni forma di accanimento innesca prima o poi gesti di rivalsa da parte di chi il torto lo subisce. Per lavare l'onta, farei sparire ipso facto dalle mense di questi esecutori della legge costa, salsiccia, porchetta, zampone, speck, prosciutto crudo e cotto, coppa, salame, soppressa, pancetta, musetto e financo le cicciole.


Natale D'Andrea



Rauscedo (Pn)



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Caro lettore,

quella che lei suggerisce mi sembrerebbe una pena del tutto adeguata. Prima di comminarla, però, verificherei che quegli arcigni tutori dell'ordine costituito non siano vegetariani. Altrimenti al danno, si aggiungerebbe la beffa. Battute a parte, siamo alle solite: la forma, anzi il formalismo, che prevale sulla sostanza. O meglio: la burocrazia che si fa beffe del buonsenso. Non sarebbe stato più consono a un normale e costruttivo rapporto tra cittadino e amministrazione pubblica, prima di far scattare la multa, informare il titolare dell'esercizio che quella scultura lì non poteva stare? Prevengo l'obiezione: le leggi e i regolamenti esistono per essere fatti rispettare. Lo sappiamo. Ma assai più delle norme è decisivo chi, quelle norme, è chiamato ad applicarle e farle valere. Lì sta il nocciolo della questione. E val la pena di ricordarsi ciò che diceva Bismarck: "Con cattive leggi e buoni funzionari si può pur sempre governare, ma con cattivi funzionari anche le buone leggi non servono a niente".
Ultimo aggiornamento: 15:34

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