Colosseo, i diritti dei cittadini sacrificati all’interesse personale

Mercoledì 23 Settembre 2015
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Caro direttore,

continuano a tenere banco le discussioni su quanto è accaduto al Colosseo chiuso per qualche ora al pubblico per una assemblea del personale. Colpa dei sindacati che frenano l'economia, colpa dei lavoratori che pretendono diritti e non doveri, che meno lavorano meglio stanno, che, ne gli uni ne gli altri, considerano il danno di immagine "agli occhi del mondo". Personalmente ritengo che qualora i lavoratori avessero viste riconosciute le proprie legittime competenze economiche nulla sarebbe successo. Semplicemente. L'Italia si sarebbe risparmiata una brutta figura, fantasiosi decreti sarebbero stati evitati, i turisti sarebbero stati contenti e il datore di lavoro (lo Stato) avrebbe rispettato gli impegni contrattuali pagando il dovuto ed i lavoratori avrebbero potuto, con il loro salario, contribuire al rilancio dei consumi.


Robero Stefan

Venezia Lido




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Caro lettore,

lei dà per certo che i lavoratori del Colosseo avessero e abbiano tutte le ragioni di questo mondo: personalmente non ne sono così sicuro. Ma il punto vero è un altro. Ci sono attività e servizi pubblici che non possono essere interrotti "solo" per svolgere un' assemblea sindacale, perchè così facendo non si danneggia semplicemente il datore di lavoro, ma anche tutti gli altri cittadini. Non credo che lei sarebbe oggi così comprensivo se, per caso, quel giorno fosse stato a Roma per visitare il Colosseo e si fosse trovato di fronte il cartello con la dicitura "Chiuso per assemblea". Inoltre proviamo a chiederci: come mai all'estero fatti del genere non succedono mai? Forse che nel resto d'Europa non esiste alcuna forma di conflittualità? O forse che altrove i diritti dei lavoratori e dei sindacati sono calpestati e ignorati?



Ovviamente nè l'una nè l'altra cosa. La realtà è che in altri Paesi, dove pure non esistono gioielli come il Colosseo o Pompei, c'è una maggiore consapevolezza del proprio dovere sociale, dell'importanza dell'immagine del proprio Paese e anche un più elevato rispetto dei diritti degli altri cittadini. Tutti principi che troppo spesso in Italia vengono sacrificati sull'altare del proprio interesse personale o particolare. Con i risultati che ben conosciamo.

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