​Burocrazia sempre più potente
Per Renzi la lotta sarà dura

Domenica 13 Aprile 2014
Caro direttore,

a leggere i proclami di Renzi per una lotta violenta contro la burocrazia sembrerebbe che quest’ultima rappresentasse un contropotere. Se la burocrazia dovesse veramente avere questa potenzialità anti-rottamatorie denunciate, la responsabilità non potrebbe che essere della politica.La scelta dei futuri segretari comunali dipende dalla politica. E che dire delle Aziende Sanitarie, le nomine dei cui direttori spettano ai presidenti delle Regioni?



In realtà ha ben poco da rivoltarsi Renzi contro una burocrazia, plasmata dalla nostra classe politica in modo da penalizzare il merito e le capacità organizzative a favore di una non meglio definibile disponibilità, con difficoltà spesso insormontabili per i burocrati che intendano esercitare le proprie funzioni con un minimo di dignità. Caro Renzi, qui non basta prendersela con i vertici della piramide, bisogna cominciare dalla base. Ne avrà il coraggio?




Giuseppe Barbanti

Mestre




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Caro lettore,

non so se Renzi avrà davvero il coraggio necessario per tagliare le unghie alle burocrazie o se invece i suoi proclami resteranno lettera morta. Una cosa è sicura: in questi anni tecnocrazie e burocrazie hanno accresciuto in modo esponenziale il loro potere e la loro spesso arrogante invadenza. Questo anche perché il naturale argine della burocrazia, ossia la politica, è diventata sempre più debole e sempre meno credibile. Tecnocrazie e burocrazie ne hanno inevitabilmente approfittato, accrescendo, in modo strisciante ma evidente, il loro potere di influenza sulla società. Da strumenti della politica e dell'amministrazione, sono diventate essi stesse soggetti protagonisti.



Con un'aggravante: che mentre la politica è almeno soggetta al controllo democratico del voto, le burocrazie sono per definizione "irresponsabili". Non sono elette ma scelte, anzi cooptate e, salvo in rari casi, non rispondono mai dei loro atti e neppure dei loro errori. Credo quindi che bene faccia Renzi a porre in testa alla sua agenda la lotta alla burocrazia. Ma il premier deve avere anche la determinazione di passare dalle parole ai fatti. Per riportare tecnocrazie e burocrazie entro i loro ambiti, applicando anche nei loro confronti il vecchio ma sempre valido principio che chi sbaglia paga. Non è solo un problema di efficienza ma anche di democrazia.

Ultimo aggiornamento: 13:49

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