Il miracolo di Sant’Antonio tra prudenza e scetticismo

Martedì 13 Gennaio 2015
4
Il Gazzettino riserva una intera pagina ad un asserito miracolo: “Miracolo al Santo, Kairyn nasce sana“. Tutto ha inizio nella scorsa primavera quando la futura mamma va a sottoporsi a una ecografia per un controllo. "Il medico si accorge subito che c’è qualcosa che non va: il volto del feto è deturpato da una vistosa macchia nera…. L’ipotesi è che si tratti di un liposarcoma, una forma tumorale che lascia ben poche speranze.



La bimba, però, nasce in perfetta salute nel mese di ottobre. Per i genitori e i nonni di Kairyn la guarigione è avvenuta grazie alle preghiere che con tanta intensità hanno rivolto a Sant’Antonio". Dice Padre Poiana: "Ho scannerizzato referti e immagini che farò esaminare da un medico di nostra fiducia. Io, come i genitori e i nonni, non ho dubbi sul fatto che siamo di fronte a un miracolo avvenuto grazie a Sant’Antonio... Ho chiesto se fossero d’accordo di battezzare la bimba durante la messa delle 11. Ho spiegato loro che mi pareva significativo che i tanti fedeli che a quell’ora assistono alle celebrazioni venissero a conoscenza di questa storia straordinaria, che ha avuto un lieto fine grazie all’intercessione di Sant’Antonio". Sono affermazioni forti, impegnative. Che mi meravigliano e che non paiono essere in sintonia con gli atteggiamenti di estrema cautela e di prudenza che la Chiesa pretende siano tenuti in queste situazioni.




Luigi Fistarollo



Mira



----------------



Caro lettore,

la prudenza non è mai troppa e lo scetticismo è l'umiltà dell'intelligenza. A maggior ragione quando si parla di miracoli. La Chiesa è notoriamente molto cauta di fronte a qualsiasi fenomeno soprannaturale e lo sarà certamente anche in questo caso. Tuttavia mi lasci anche a dire che non credo che padre Poiana abbia bisogno di essere tirato per la giacchetta, anzi per la tonaca: credo che in virtù della sua esperienza e del suo ruolo (è il rettore della Basilica del Santo, un luogo pontificio) sappia bene quale sia il comportamento più appropriato da tenere in questi casi.



E dunque se ritiene che siamo di fronte a un evento miracoloso, perché dovrebbe tacere? È singolare: siamo pronti a credere ad ogni brutta notizia, ma di fronte a un possibile segno della benevolenza divina diventiamo straordinariamente diffidenti e persino increduli.

Ultimo aggiornamento: 12:27

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci