25 Aprile, lunga la strada perché sia una vera festa della democrazia

Domenica 26 Aprile 2015
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Egregio Direttore,

mi sarebbe piaciuto augurare "sereno 25 Aprile a tutti". A settant'anni da questa meravigliosa data io che di anni ne ho "appena 66" non riesco ancora a capire le discussioni per strada o in bar tra giovani trenta-quarantenni nell'attribuirsi meriti di "liberazione". Io spero che con la scomparsa per veneranda età di chi ha impedito per troppi anni una lettura imparziale dei fatti possa farsi strada, anche nei libri di scuola, una narrazione reale degli avvenimenti. Nei seppur circoscritti ricordi di mamma e papà ho ricavato la convinzione che di orrori ce ne furono per tutti. Personalmente vorrei che si festeggiasse questo anniversario con l'immagine del Tricolore circondato dalle bandiere degli Stati che assieme alla "Resistenza" hanno reso possibile la "Liberazione" in memoria di tutti i caduti.


Giuseppe Ave



Torre Di Mosto (Ve)



Caro lettore,

il suo auspicio è del tutto condivisibile. Ma temo destinato a rimanere tale per parecchio tempo. Ancora ieri, infatti, nel corso della sfilata di Milano per celebrare il 25 aprile, coloro che sfilavano sotto i simboli della Brigata Ebraica (un corpo combattente inquadrato nell'armata britannica che nel '44-45 fu impegnato in Italia contro i nazi-fascisti ed ebbe un ruolo da protagonista nello sfondamento della linea gotica), sono stati fischiati e ignobilmente insultati ("sionisti carogne tornate nelle fogne" uno degli slogan urlati) da altri partecipanti al corteo.

È un singolo episodio, proverà come al solito a minimizzare a qualcuno. In realtà è la prova che la strada per fare del 25 aprile una vera festa della democrazia italiana è ancora molto lunga.
Ultimo aggiornamento: 21:02

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