Vinitaly addio, sempre meno fascino
e sempre più ubriachi in giro

Giovedì 26 Marzo 2015
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Vinitaly perde fascino ed acquista ubriachi, degrado e forse addii eccellenti.

Sono Fabio L. e lavoro come Export Manager per un'azienda del settore vinicolo nota in Italia ed all'estero. Scrivo questa lettera a titolo privato e non in nome dell’azienda che rappresento. Il titolo riassume in poche parole ciò che pensano migliaia di espositori che arrivano da tutta Italia per presentare il risultato di anni lavoro, fatiche e sacrifici di ogni genere. In merito all'argomento Vinitaly e connessi si potrebbe parlare e scrivere per ore, forse giorni. La verità però è una e fortemente condivisa da molti: SIAMO STANCHI! Siamo stanchi di rappresentare con molto orgoglio parte del Made in Italy che in molti ci invidiano in un contesto che definire degradato sarebbe fin troppo gentile.

Non è più accettabile ed accettato, da parte di molti operatori ed aziende serie del settore, presentare la propria immagine ed i propri prodotti presso i padiglioni della fiera di Verona in cui nulla, ripeto, nulla va per il verso giusto. Non saprei da che parte cominciare perché la classifica del "fallimento assoluto” ha molti ex aequo al primo posto. Partiamo dalla folla di pubblico che per la maggior dei casi entra in fiera pensando di essere alla sagra del paese. Muri esterni dei padiglioni che a fine giornata diventano orinatoi, posti ove vomitare, ove stravaccarsi con bottiglie in mano rubate dagli stand. Passiamo alla ressa tra i padiglioni che rende letteralmente impossibile il facile accesso e circolazione alle persone veramente interessate a ciò che gli espositori propongono.

Non tralasciamo l’inferno dell’uscita dai parcheggi. Le code infinite per i taxi bloccati dal traffico di fine manifestazione, l’obbrobrio delle navette che portano visitatori seri ed ubriachi verso i parcheggi più distanti dalla fiera. Vogliamo parlare dell’impossibilità di fare chiamate o ricevere email o messaggi dentro i padiglioni? Delle code e le condizioni da terzo mondo che si creano nei bagni?

Dico io, MA CI RENDIAMO CONTO che Vinitaly dovrebbe essere l’immagine ufficiale di una delle industrie più fiorenti del Paese Italia, l’espressione massima di quel noto Made in Italy del mondo enologico del BelPaese? CI RENDIAMO conto della figura da incapaci, incivili ed irrispettosi che facciamo nei confronti delle persone serie Italiane ed estere che vengono a visitarci ? CI RENDIAMO conto che i tedeschi del Prowein si fanno ogni anno delle grasse e sane risate quando vedono la loro manifestazione superare in ogni aspetto, non solo nei numeri, ma in tutto, proprio tutto, i poveretti Italiani incapaci di organizzare e tenere a bada le folle di ubriachi ? CI RENDIAMO conto che tutti gli operatori esteri sono sempre più scioccati e che molti MAI più faranno ritorno ? Mi rivolgo ora al Presidente dell’ente Fieristico ed all’organizzazione tutta del Vinitaly, a tutte le persone ed organizzazioni correlate: dateci 5 motivi per tornare al Vinitaly il prossimo anno perché credetemi, saranno in molti, sempre più, a dirvi ADDIO!

Fabio L.
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