Il Pd ha conquistato il 40.8% dei voti e Renzi è anche consapevole che circa l'11% ha votato lui e non il partito. La realtà è deludente e amara, le tasse dirette e indirette aumentano il carico fiscale che ci attanaglia, la casa continua a essere il bersaglio preferito. Ciò detto si torna a cercare la strada da qualche tempo suggerita per sanare l'attuale situazione di sfascio. Bisogna ridurre la spesa pubblica e bisogna partire dall'alto, cioè dai palazzi delle istituzioni che continuano a sperperare valuta pregiata in dispregio alla crisi e alle persone bisognose.
Quanto costa il Quirinale? Perché il personale che vi presta servizio deve avere laute retribuzioni? Il Parlamento, Camera e Senato, quanto costano? È possibile che un barbiere a Montecitorio o a Palazzo Madama debba percepire più di un primario? Perché i nostri parlamentari, appropriati del titolo di onorevoli, non si curano, con i propri quattrini, la barba e i capelli? Il loro "tosatore" ci costa circa 120.000 euro l'anno. Di conseguenza è necessario, nonché utile, rivedere i costi: della Corte Costituzionale; della Corte dei Conti; del Csm.; del Consiglio di Stato; del Cnel, da eliminare, ma tuttora sempre presente; le infinite fondazioni; i sindacati e tante associazioni che vivono con servizi e funzioni appositamente loro conferite; la Corte di Cassazione; la magistratura da riorganizzare e infiniti altri orpelli che come sanguisughe succhiano energie a uno Stato ormai in coma. Sono tutti questi costi da rivedere assolutamente.
Inoltre, ci sono enti che non servono? Si agisca per l'abolizione. Si è parlato delle Province e delle Camere di Commercio. Le Regioni, effettivamente centri autonomi di sperpero, dovrebbero essere ridotte di numero. La legislazione sanitaria dovrebbe essere rivista. Infine bisogna rivedere l'istituto dei diritti acquisiti e dei vitalizi operanti non per tutti i cittadini ma solo e soltanto per la casta e altri privilegiati. Presidente Renzi, ci dia dei segnali veri, concreti, tangibili. Auguri.
Michele D'Adderio
Quanto costa il Quirinale? Perché il personale che vi presta servizio deve avere laute retribuzioni? Il Parlamento, Camera e Senato, quanto costano? È possibile che un barbiere a Montecitorio o a Palazzo Madama debba percepire più di un primario? Perché i nostri parlamentari, appropriati del titolo di onorevoli, non si curano, con i propri quattrini, la barba e i capelli? Il loro "tosatore" ci costa circa 120.000 euro l'anno. Di conseguenza è necessario, nonché utile, rivedere i costi: della Corte Costituzionale; della Corte dei Conti; del Csm.; del Consiglio di Stato; del Cnel, da eliminare, ma tuttora sempre presente; le infinite fondazioni; i sindacati e tante associazioni che vivono con servizi e funzioni appositamente loro conferite; la Corte di Cassazione; la magistratura da riorganizzare e infiniti altri orpelli che come sanguisughe succhiano energie a uno Stato ormai in coma. Sono tutti questi costi da rivedere assolutamente.
Inoltre, ci sono enti che non servono? Si agisca per l'abolizione. Si è parlato delle Province e delle Camere di Commercio. Le Regioni, effettivamente centri autonomi di sperpero, dovrebbero essere ridotte di numero. La legislazione sanitaria dovrebbe essere rivista. Infine bisogna rivedere l'istituto dei diritti acquisiti e dei vitalizi operanti non per tutti i cittadini ma solo e soltanto per la casta e altri privilegiati. Presidente Renzi, ci dia dei segnali veri, concreti, tangibili. Auguri.
Michele D'Adderio