Rovigo è una città inquinata
per tutti questi motivi

Lunedì 23 Marzo 2015
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Recentemente, nella graduatoria del benessere stilata a livello nazionale, il Veneto è risultata una delle peggiori Regioni. E Rovigo ha fatto la sua parte, risultando una delle città in assoluto più inquinate!



C'è da sperare che il rodigino medio cominci a scegliere mezzi alternativi di trasporto. Le nuove tecnologie e le nuove forme di condivisione di un autoveicolo, potrebbero essere una buona occasione per ridurre effettivamente le emissioni. In realtà, le forme di trasporto condiviso, pur già esistendo (car sharing, o noti metodi di trasporto privati, facilmente raggiungibili da smartphone), a Rovigo non si vedono. Per non parlare di più semplici autobus, tram, bike sharing... Quest’ultimo già esiste: promosso e pubblicizzato alla sua nascita, però dimenticato nel tempo.



Da qualche giorno viale Tre Martiri viene chiusa al traffico nelle fasce orarie diurne, causa potatura dei platani: il traffico viene, quindi, dirottato su viale G. Piva, dove si è subito notato un intenso susseguirsi di automobili, furgoni, scooter e, dopo svariati minuti, un autobus. Finalmente, ho pensato! Peccato che all’interno vi fossero poco meno di 7-8 persone. E sto parlando di una delle linee più frequentate come cadenza oraria e come zone raggiunte: la 1/! Mi sono chiesto perché, in orario di punta, transiti un solo autobus. Risposta scontata: i cittadini sono disincentivati ad usare il bus perché mancano le coincidenze con altre linee, le corse sono poche o semplicemente per pigrizia. Anche lo scarso uso della bicicletta può trovare una spiegazione transitando sulla pista ciclabile di via Benedetto Tisi da Garofalo. Soprattutto in questi ultimi giorni, dopo le abbondanti perturbazioni, sono molti gli “ostacoli” che si possono incontrare pedalando, ma anche camminando. Per non dire delle condizioni in cui si trovano viale Trieste e viale Marconi.



Mancando circa due mesi al voto, questo è il periodo più bollente della campagna elettorale. Più o meno tutti i candidati sindaci dichiarano prioritaria la necessità di asfaltare ciclabili e/o marciapiedi. Vedremo! Però il problema potrebbe non risolversi completamente. Il manto stradale perfetto potrebbe incoraggiare maggiormente l’uso della bicicletta. Però bisognerebbe anche sviluppare ed implementare un bike sharing oggi troppo nascosto, poco pubblicizzato e difficile da raggiungere per chi viene da fuori Rovigo, visto l’iter “burocratico” da seguire prima di poter sganciare una delle strepitose bici color porpora dalle rastrelliere! Se poi si garantissero navette gratuite che colleghino la stazione ferroviaria a quella delle corriere, magari nei soli giorni festivi, ci potrebbero essere i presupposti per far crescere il numero dei visitatori nella nostra città. Grazie a questi piccoli accorgimenti potremmo forse vedere dei progressi nei valori delle emissioni. Ma se nulla cambia, non lamentiamoci dell’elevato inquinamento.



Cordialità.



Riccardo Rossi



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