Romea killer? No, la colpa è di chi è rimasto inerte

Mercoledì 22 Ottobre 2014
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Caro Gazzettino,

la rabbia sale, tante e troppe volte noi "Familiari Vittime della strada" abbiamo denunciato la pericolosità e chiesto interventi, la Regione Veneto stessa ha il quadro completo dei piani, aveva avviato un Osservatorio per la Sicurezza stradale anche con la nostra Associazione, ma è stato convocato una sola volta, una beffa!



E siamo a piangere l'ennesimo mortale in Romea e un altro angelo in cielo, il cielo è già pieno di Angeli, non c’era bisogno della piccola Lucia. Saranno chiarite le dinamiche dell’incidente, ma poco importa che si indaghi a posteriori.



Chiamare la Romea strada assassina è improprio, i veri assassini sono coloro che sono rimasti insensibili, sordi e inerti negli anni, le non decisioni nella messa in sicurezza di questa strada che miete decine e più vittime all’anno deve ricadere nelle coscienze dei politici e amministratori che, nell’interesse proprio, hanno bloccato lo sviluppo e la sicurezza dei tanti utilizzatori.



La Romea è una arteria inadeguata per il traffico intenso che transita, si realizzi la nuova Romea, siano intanto potenziati i controlli di velocità con l’impiego delle pattuglie in attesa dei mezzi tecnologici, si pensi “al risparmio di vite” e non ai meri interessi.



Intanto a giorni partirà una campagna in collaborazione con la Provincia di Venezia per sensibilizzare sull'importanza di far viaggiare in modo sicuro i bimbi in auto: il mancato uso dei sistemi di protezione aumenta dell'80% la probabilità di decesso del trasportato.



Pierina Guerra

Ass. Familiari vittime della Strada - Venezia
Ultimo aggiornamento: 16:15

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