Le Poste si superano: dall'Avviso di cortesia alla Raccomandata di servizio. E tu paghi

Lunedì 27 Ottobre 2014
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Caro Gazzettino,

è mai possibile che Poste Italiane sia riuscita a rendere ancor più difficile la vita agli utenti? Il recapito delle raccomandate è ormai un percorso ad ostacoli.



Ormai passa un solo postino (spesso precario che non conosce le strade) e lascia il foglietto pomposamente ribattezzato "Avviso di cortesia". Bene, anzi male. Devi armarti di pazienza e andare in via Rossetto (laterale di via Torino), fare una lunga coda per ritirare la tua raccomandata perdendo anche mezza giornata di lavoro. Ma se chi invia è il Fisco o un'ente statale allora l'odissea si allunga. Sì, perchè in questo caso lì - dopo la coda - apprendi che la tua raccomandata non c'è e che tu devi andare a fare un'altra coda nell'ufficio della tua zona Pt di Mestre dove abiti perchè ti consegneranno una graziosa Raccomandata di Servizio.



Tutto finito? Macchè, scherzi? Lì ti diranno per iscrittto (pensa quanti funzioanri devono lavorare a questa impresa) dove e quando la tua "Racc." andrà alla Casa comunale e quindi terza e decisiva coda per recuperare la tua "messa in mora", la multa o il semplice avviso dell'Agenzia delle Entrate che chiede le ricevute dell'anno foscale 199...



Ma non c'era il ministero per la Semplificazione? E sarebbe questa?



G. B., utente di Zelarino infuriato
Ultimo aggiornamento: 15:48

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