L'umiliante scenata alle Poste di Padova dopo 40' di attesa

Sabato 4 Ottobre 2014
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Caro Gazzettino,

questa mattina, 4 ottobre, sono andata all’Ufficio Postale Padova 18 per spedire una raccomandata. Entro, mi reco al distributore dei numerini, premo il bottone ed esce il numero P005. Aspetto il mio turno e, nel frattempo, saluto una mia amica, anche lei in attesa. Dopo 20 minuti che allo sportello raccomandate viene chiamata solo la lettera C, chiedo gentilmente se la lettera P funziona, perché temevo di aspettare per niente.



Finalmente arriva il mio turno, dopo 40', e la impiegata bionda con gli occhi azzurri, 50enne, a gran voce inveisce contro di me dicendomi “Tu non sai cosa significa lavorare, non puoi permetterti di venire qui a sbuffare e lamentarti perché sei stanca di aspettare” .



Mi sono sentita malissimo, umiliata: tutta la gente (una trentina di persone in attesa) e le operatrici si sono girate a guardarmi, anche la mia amica che è rimasta senza parole. Ho risposto alla signora che io non mi sono affatto lamentata ho semplicemente chiesto spiegazioni su come funzionavano i numeri e lei mi ha risposto, sempre rendendo partecipe tutto l’ufficio, che “non è un mio diritto sapere come funzionano certe cose”, poi ho fatto presente alla signora che avevo fretta, se poteva farmi quella raccomandata invece di farmi la paternale e lei (sempre a gran voce) mi ha risposto “con calma, un momento, decido io”.



Poi mi ha lanciato i soldi di resto e la ricevuta, senza nemmeno salutare. Io me ne sono andata, ho salutato la mia amica dicendo che la signora era stata una gran maleducata e questa ha proseguito urlando dicendo che ero io quella che era là a sbuffare e lamentarmi e che dava fastidio!



Sono rimasta veramente esterrefatta. La signora perché lavora da anni nell’ufficio di Padova 18 e so che quando ha la giornata storta tende a trattare male, verbalmente, le persone. Però di solito è contenuta. Invece io mi sono sentita proprio umiliata da lei. Come si permette? Lei non mi conosce, non sa se realmente sono disoccupata o meno, ma di sicuro non sono affari suoi, inoltre io le ho sempre dato “del lei” , invece la signora si è presa la libertà di darmi “del tu”.



La considero una grande mancanza di rispetto e di maleducazione nei miei confronti.



Non è giusto che una persona sia cosi fortunata da avere un impiego statale si permetta di umiliare cosi la gente.. e ripeto sono stata testimone io stessa di altri episodi, sempre da parte di questa signora direi un po lunatica. Se non le va bene il contatto con il pubblico che si faccia cambiare mansione!



Monica Callegaro

PADOVA

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