Se Mestre è un ripostiglio

Lunedì 17 Marzo 2014
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Nelle abitazioni il ripostiglio è in genere un locale, angusto ma utile, dove riponiamo gli oggetti necessari ma ingombranti e anche spesso brutti, che speriamo sempre non siano visti da persone estranee alla nostra abitazione proprio perché in fondo ce ne vergogniamo.

Questo è un po’ quello che è successo - a parere dello scrivente - per quanto riguarda il contenuto del libro oggetto della presentazione.

Nella giornata di sabato 15 marzo veniva pubblicato sul Vs. giornale l’avviso di una presentazione del libro “Guida ai giardini di Venezia” presso il Museo di Storia Naturale. Per colpa forse dell’ufficio stampa del Comune o del giornalista, veniva omesso un piccolo particolare che avrebbe evitato al sottoscritto e ad almeno altre venti persone di recarsi al museo per nulla: ovvero che l’invito era su prenotazione. Pertanto, il sottoscritto, come almeno una ventina di altre persone, alla richiesta di accedere alla sala, veniva gentilmente ma solertemente avvisato che la sala era piena e solo con prenotazione era possibile accedervi.

Che dire? Abitiamo in questo singolare paese e cose come questa succedono spesso, allora, rincasando come si suol dire con le pive nel sacco, mi sono avvicinato all’ingresso del museo, dove erano state lasciate in bella vista un certo numero di copie del libro oggetto della presentazione e, sfogliandolo, non senza sorpresa ho potuto riscontrare che l’intero territorio comunale era stato preso in considerazione, ovvero Venezia insulare, Lido, Murano, le isole tutte, ma Mestre no, nemmeno segnata sulla mappa.

Che strano, eppure Mestre di giardini ne aveva più di uno, anzi qualcuno ancora ne rimane, vorrei suggerire agli autori Parco di Villa Erizzo (XVII secolo) e i suoi affreschi in tema bucolico attribuiti ad Andrea Urbani, Parco di Villa Querini (XVIII secolo), Villa Della Giusta in via Torre Belfredo, ora sede dell’Istituto Parini, costruita dai Contarini nel XVIII secolo, nel cui giardino si possono trovare i resti delle mura del castello di Mestre, e le ville sul Terraglio quali villa Pezzan, villa Carreggi Papadolpoli Fürstemberg e probabilmente ne dimentico qualcuna, ma, come scritto in premessa, Mestre non conta, se non per le sue “utilità” ai concittadini insulari.

Dimenticavo: piccola ironia della sorte, la sede dell’Autrice del testo e fondatrice della Wigman Giardini Storici Venezia, è in via Ca’ Rossa 2B, a Mestre.



Architetto Pierpaolo Doz

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