La mia busta paga e i motivi dell'evasione fiscale

Giovedì 14 Agosto 2014
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Vorrei offrire al premier Renzi la mia esperienza per capire/interpretare il fenomeno evasione fiscale.

Caro Matteo,

sono un lavoratore dipendente 52enne, da 25 anni vivo nel Veneziano, con moglie e figlia: la mia busta paga di luglio (mese in cui ho lavorato 25 giorni di cui 4 domeniche) ha superato l'enorme cifra di 6.000 euro, davvero tanti (lordi). Non ho ovviamente diritto agli 80 euro "renziani": ho la casa di proprietà (comprata con mutuo parecchio oneroso), una quota del 25% del vetusto immobile in Lombardia dove vive mio padre 85enne e pure una utilitaria. Insomma sono un benestante per questo amabile nostro Stato.



Ma, caro Matteo, ti chiedo: riesci a immaginare quanto sia il netto di quel mega stipendio di luglio? Arriva alla bellezza di 2.700 euro nette, ovvero il 43% del lordo: com'è possibile? E poi ci si stupisce dell'evasione fiscale? Ben 3.300 euro - quelle sì sono nette, trattenute alla fonte e subito - vanno nelle casse della grande macchina statale, fra sanità (magari funzionasse), previdenza (quando mai...?), Irpef, acconti, tasse, assicurazioni, ecc. ecc.. In pratica pur in un'azienda privata io lavoro per lo Stato che si prende quasi il 60% dello stipendio.



Così difficile a questo punto capire perchè - chi può - evade?



Gianni B.

Mestre (Venezia)
Ultimo aggiornamento: 2 Settembre, 15:14

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