Brutta esperienza al concerto, nessuno ferma i disturbatori

Giovedì 10 Luglio 2014
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Vorrei condividere tramite il Gazzettino l'esperienza allucinante che ho vissuto in occasione di un concerto tenutosi a Villafranca di Verona lo scorso 2 luglio: si esibivano i Soundgarden (band di apertura i Wolfmother).



Con un paio di amici siamo arrivati con largo anticipo per trovare posto tra le prime file gorderci il concerto da vicino. Poco dopo l'inizio, mentre si stava ancora esibendo la band di apertura, un gruppo di ragazzi ha iniziato a spingere sempre più violentemente. Non solo si gettavano uno addosso all'altro, ma letteralmente lanciavano gli amici addosso al resto degli spettatori.



Dopo aver riceuvto gomitate, spinte e spallate, mi sono decisa a chiamare la security. La risposta che ho ricevuto è stata: "Noi non possiamo muoverci" (erano dietro le transenne) "Se vuoi chiama i carabinieri che sono all'uscita".



Così ho fatto. E i Carabinieri a loro volta mi hanno detto di rivolgermi al servizio di sicurezza interno. Li ho messi di fronte, addetti alla security e Carabinieri e nessuno sapeva cosa fare, si guardavano attoniti e blateravano che non potevano far nulla. Nessuno, nonostante le mie richieste, ha avuto la decenza di venire con me almeno a verificare come la situazione fosse degenerata.



L'ultimo lampo di genio dell'addetto alla sicurezza (beata ingenuità!), prima che gli esprimessi senza mezzi termini tutto il mio disappunto, è stato un suggerimento: "Puoi guardare il concerto dal lato del prato!" Bene, quindi non era servito a nulla partire presto, stare in fila prima che aprissero i cancelli, guadagnrsi un "buon posto" dal quale assistere al concerto. Avrei dovuto starmene in disparte, non solo grazie a quattro imbecilli che non riuscivano a pogare senza travolgere noi malcapitati, ma anche grazie ad un servizio di sicurezza inesistente, che non è intervenuto neanche quando è stato espressamente richiesto.



Non mi sono meravigliata della presenza di un gruppo di "bestie" incapaci di convivere con il resto del mondo, ormai ci siamo abituati, ma mi ha lasciata disgustata il comportamente degli addetti alla sicurezza. Condanno l'inerzia di chi era lì, pagato per mantenere l'ordine, e non ha alzato un dito: vergogna, vergogna, cento volte vergona!



Com'è andata a finire? Sono tornata al mio posto, dove i miei amici aspettavano che portassi qualcuno per fermare i selvaggi, e abbiamo sparso la voce che avevo chiamato la security. Per un po' son stati fermi, complici anche alcuni brani più soft, poi hanno ripreso con spinte e lanci e quel punto alcuni ragazzi più "prestanti" si sono volontariamente disposti a fare un cordone di sicurezza tra i pazzi scatenati e il resto del pubblico. Hanno svolto gratuitamente un servizio per cui qualcun altro era pagato: è proprio il caso di dire che l'Italia va avanti grazie al volontariato.



F. C.
Ultimo aggiornamento: 13:30