Mamma “in trincea”: la mia guerra
contro l'inefficienza della scuola media

Mercoledì 25 Settembre 2013
Sono la mamma di un ragazzino che frequenta la prima media e mi ritrovo a pochi giorni dall’inizio della scuola a dover fare i conti con un increscioso episodio, uno di quelli che ti fanno perdere quel residuo di fiducia che noi genitori ancora proviamo ad avere nei confronti dell’istituzione scolastica.



Questi i fatti: Pochi giorni prima dell’inizio della scuola, noi genitori delle classi prime, siamo stati convocati per una riunione, fatta appositamente per dare le “dritte” in modo tale che si potesse cominciare serenamente la nuova avventura della scuola media. Devo dire che quanto detto in tale sede mi aveva colpito positivamente, in quanto c’era la consapevolezza, da parte della scuola, che il passaggio dalla scuola elementare alla media fosse un salto non indifferente per questi ragazzini tanto è vero che ci è stato esplicitamente chiesto di non lasciare i nostri figli a loro stessi ma di seguirli nella preparazione dello zaino, nel controllo dello svolgimento dei compiti e soprattutto nel controllare quotidianamente il libretto scolastico. Il tutto fino a quando non ci fossimo resi conto che nostro figlio poteva “ camminare con le proprie gambe” sottolineando il fatto che il percorso verso l’autonomia non è uguale per tutti, ogni ragazzo ha i suoi tempi.



Bellissime parole, peccato che alla prima occasione si siano rivelate assolutamente vane: venerdì 20 settembre scopro, dalla mamma di un compagno di scuola di mio figlio, che era stato consegnato un avviso in merito ad una messa che si sarebbe svolta alle otto di sabato mattina. Nemmeno la mamma in questione, nonostante avesse letto l’avviso, aveva capito cosa si dovesse fare nel caso in cui non si avesse firmato il suddetto testo in tempo utile. In ogni caso resto un po’ perplessa perché io controllo giornalmente il diario di mio figlio, dico diario perché, a più di due settimane dall’inizio della scuola, il famoso libretto, tanto osannato in sede di riunione, non è ancora stato consegnato.



Tornata a casa mi metto a sfogliare il diario e finalmente trovo l’avviso in cui, in soldoni, si diceva che c’era questa messa dalle otto alle otto e quarantacinque e che quindi la prima ora di lezione non si sarebbe svolta. Nessuna menzione in merito a cosa si sarebbe dovuto fare nel caso non si fosse partecipato alla messa, quindi prendo atto e il giorno dopo accompagno personalmente il ragazzino a scuola ( come del resto faccio tutti i giorni ), pensando che se ci fossero stati problemi per l’entrata io ero comunque davanti a scuola e che quindi si poteva risolvere il tutto nell’immediato. Conclusione? Nessuno mi ha detto niente mio figlio è entrato senza nessun problema, nessuno ha chiesto la giustificazione, lunedì è rimasto a casa per malattia e quando martedì si è presentato a scuola con regolare giustificazione per il giorno prima si è visto recapitare un richiamo scritto in cui si parla di “duplice mancanza di correttezza” da parte dell’ alunno per non aver portato giustificazione per l’ assenza della prima ora del sabato. Ma stiamo scherzando? Non consegnano i libretti, così i genitori devono sfogliare ogni giorno tutto il diario alla ricerca dell’avviso perduto, danno gli avvisi con testi incompleti e si preoccupano di controllarli solo il giorno della scadenza così che ci si ritrova a non saper cosa fare, e dulcis in fundo dicono che quello scorretto è l’alunno?!



Sicuramente c’è stata una dimenticanza da parte di mio figlio nel non avermi fatto firmare, ma si può utilizzare uno strumento così forte come un richiamo scritto da parte della preside per una cosa del genere?Ma la cosa più bella è avvenuta quando mi sono recata proprio dalla dirigente per chiedere spiegazioni: mi ha liquidata dicendo che anche se l’avviso era incompleto il resto era stato spiegato a voce ( poi ho scoperto che la spiegazione è stata data dalla bidella durante un cambio d’ora) che tanto non aveva senso scrivere tutto perché se non era stato firmato quanto scritto non sarebbe stato firmato nemmeno altro e che io stavo giustificando mio figlio e che simili sanzioni disciplinari sarebbero continuate ad arrivare ad ogni dimenticanza, vantandosi anche del fatto che la sanzione di cui sopra è stata inviata ad una decina di ragazzi, senza però porsi la domanda che, se il messaggio non era stato recepito da più studenti, forse non era stato esaustivo, inoltre i richiami sarebbero stati molti di più se non fosse stato per il fatto che molti studenti si sono salvati con il passaparola e non per la chiarezza delle comunicazioni!



Alla mia opposizione sul fatto che manca il libretto e non è così immediato sfogliare tutto il diario ogni giorno e mi è stato risposto che sono un istituto omnicomprensivo dal due settembre e devono ancora organizzarsi.



Allora, cara dirigente, mio figlio è un alunno delle medie dal 12 settembre e deve ancora organizzarsi per sopperire alle vostre mancanze.



Una mamma indignata
Ultimo aggiornamento: 09:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA