Migliaia con Papa Francesco
anche arabi portano croce

Venerdì 3 Aprile 2015
Migliaia con Papa Francesco anche arabi portano croce
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ROMA - Candele accese al Colosseo per l'inizio della Via Crucis e l'arrivo di Papa Francesco.

Le migliaia di persone presenti, in un momento molto suggestivo, hanno salutato con un lungo applauso il Pontefice giunto sulla balconata che affaccia sull'anfiteatro per assistere alle varie stazioni della funzione.

Un altro applauso ha accolto l'inizio delle preghiere, riprese da molti con i propri cellulari alzati sopra la folla, sullo sfondo il Colosseo illuminato. Anche nigeriani e siriani portano la croce al Colosseo

con papa Francesco.

La seconda stazione della Via Crucis vede il "passaggio di testimone" del cardinale vicario Vallini con una famiglia italiana numerosa: i coniugi Alessandro Faustini e Rita Angela Fiorentino con i loro sei figli Diletta, Noemi, Letizia, Miriam, Michele e Gabriele; quindi una famiglia con figli adottivi, Francesco e Palma Serra con Rafaela e Vitor di origine brasiliana; e ancora una famiglia, Antonio Langella e Maria Grazia Casalino con i figli Alba e Francesco Langella e il fidanzato di Alba, Antonio Pagano.

Alla quinta stazione, a portare la croce è una malata, Marzia De Michele, aiutata dalla sorella Mariella e dal barelliere dell'Unitalsi Mario Puglia. Dalla sesta alla decima stazione, non sono più i rappresentanti dei fedeli italiani, ma quelli provenienti da altri continenti: le suore domenicane in Iraq Sundus Qasmusa e Susan Sulaiman; i siriani Philip Astephan e Wael Salibe; i nigeriani Leo Udensi e Charles Nwoke; gli egiziani Malak Gergis e Maikel Hanna; e i cinesi Ivan Zhao e Qi Qiaosu.

Papa Francesco presiede il tradizionale rito della 'Via Crucis' al Colosseo, funzione liturgica centrale del Triduo Pasquale, iniziato il Giovedì Santo con la messa del Crisma nella basilica di San Pietro e con la messa 'in Coena Dominì e la lavanda dei piedi ai detenuti nel carcere romano di Rebibbia; proseguito il Venerdì Santo con la messa della Passione nella basilica vaticana prima della 'Via Crucis'; seguito dalla Veglia Pasquale del Sabato Santo dalle 20.30 alle 23 in piazza San Pietro, dove domenica alle 10 celebrerà la Messa di Pasqua e impartirà dalla loggia centrale della basilica la benedizione "urbi et Orbi", alla città di Roma e al mondo.

Alla prima stazione della 'Via Crucis', così come all'ultima, è il cardinale Agostino Vallini, vicario del Papa per la diocesi di Roma, a portare la Croce e a condurla così fino a Francesco, per la riflessione finale e la benedizione papale. L'undicesima stazione vede la croce nelle mani delle suore Silvana Parmegiani e Mariangela Addis dell'istituto dell'Annunziata; la dodicesima in quelle di padre Evenzio Herrera e Gianfranco Pinto Ostuni custodi di Terra Santa; la tredicesima per le suore Francica Adelaida Rosales Ildefonzo e Ludy Fiorella Corpus Saldana, figlie di Nostra Signora della Pietà dall'America Latina.

Infine, all'ultima stazione la Croce torna nelle mani del cardinale Vallini, che la porta fino al cospetto di Papa Francesco, che pronuncia la sua benedizione. Le persecuzioni religiose, la piaga dello sfruttamento minorile, il dramma dei bambini-soldato, la tutela della famiglia sono fra i temi affrontati nelle meditazioni della 'Via Crucis', affidate per questa Pasqua a monsignor Renato Corti, vescovo emerito di Novara. «La croce, vertice luminoso dell'amore di Dio, che ci custodisce», è il titolo che il prelato ha voluto dare alle riflessioni religiose sulla passione, crocifissione e morte di Cristo.

La benedizione apostolica di Papa Francesco ha concluso il rito della 'Via Crucis'.

Ultimo aggiornamento: 22:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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