Un errore tragico avvenuto 26 anni fa, una storia incredibile da Canosa, in Puglia, dove due bimbe nate a 11 minuti di distanza nella sala parto dell'ospedale furono incredibilmente scambiate.
«La mia vita è andata in frantumi quando quello che pensavo essere mio padre mi chiamò e mi disse: Tu non sei mia figlia, il giorno in cui nascesti ci fu uno scambio in cullà».
A parlare per la prima volta è Lorena Cobuzzi, originaria di Trinitapoli, una delle due bimbe scambiate in un'intervista.
Le piccole Lorena e Antonella subito dopo la nascita furono affidate ai genitori sbagliati.
«Solo nel 2012, grazie a una fotografia - dice Lorena - mio padre Michele si accorse della somiglianza tra Antonella Zenga e Caterina, la mamma che mi aveva cresciuto.
Ultimo aggiornamento: 18:48
«La mia vita è andata in frantumi quando quello che pensavo essere mio padre mi chiamò e mi disse: Tu non sei mia figlia, il giorno in cui nascesti ci fu uno scambio in cullà».
A parlare per la prima volta è Lorena Cobuzzi, originaria di Trinitapoli, una delle due bimbe scambiate in un'intervista.
Le piccole Lorena e Antonella subito dopo la nascita furono affidate ai genitori sbagliati.
«Solo nel 2012, grazie a una fotografia - dice Lorena - mio padre Michele si accorse della somiglianza tra Antonella Zenga e Caterina, la mamma che mi aveva cresciuto.
Anche il test del Dna accertò lo scambio. Per mesi non volli più parlare con i miei genitori, avevo perso la mia identità, mi sono dovuta far aiutare da un terapista per ritrovare la serenità. Ora chiedo un risarcimento di 5 milioni di euro: i soldi comunque non saneranno le ferite di tutti noi. Con Antonella? Per ora è difficile costruire un rapporto, ma siamo legate per sempre, è la mia sorella del destino».