Papa Francesco: l'amore trasfigura tutto. Basta brutalità in Siria e Iraq

Domenica 1 Marzo 2015
Papa Francesco: l'amore trasfigura tutto. Basta brutalità in Siria e Iraq
12
«L'amore è capace di trasfigurare, l'amore trasfigura tutto, trasfigura tutto, credete voi in questo? - ha chiesto il Papa all'Angelus a San Pietro alla folla in piazza, da dove non sono giunte risposte - Credete? Ah, no, non credete tanto per quello che sento». Allora dalla piazza è giunto un «sì» a pieni polmoni, e il Papa ha detto «ah, bello credete». E ha proseguito la lettura del testo dell'Angelus, in cui commentava il Vangelo della trasfigurazione.



Gesù, ha detto papa Francesco in un altro inserto a braccio all'Angelus, dona la sua vita «affinché tutti gli uomini siano salvati e affinché ci incontriamo nella felicità eterna. Il cammino di Gesù, ha aggiunto, sempre ci porta alla felicità, non dimentichiamolo, sempre ci porta alla felicità, ci sarà magari una croce, le prove, ma alla fine ci porta alla felicità, Gesù non ci inganna, ci ha promesso la felicità e ce la darà se noi andiamo sulle sue strade».



In una precedente osservazione a braccio, papa Bergoglio aveva ricordato davanti alla piazza gremita da decine di migliaia di persone, «che le folle non capivano» l'essere «servo di Dio» proclamato da Gesù, «non capivano questo e di pronte alla prospettiva di un Messia che contrasta con le loro aspettative terrene, lo hanno abbandonato, ma loro pensavano che il Messia sarebbe stato un liberatore della Patria e questa prospettiva di Gesù non gli piace, lo lasciano». «Anche gli apostoli - ha osservato papa Fracesco riprendendo il testo scritto - non capiscono le parole con cui Gesù annuncia l'esito della sua missione gloriosa, non capiscono».



Non cessano in Siria e Iraq, ha detto poi il Papa, violenze, sequestri di persona e soprusi a danno di cristiani e di altri gruppi. Bergoglio non li dimentica, e prega perché «si ponga fine alla intollerabile brutalità». Ha offerto la messa di giovedì per loro, e chiede a tutti di «alleviare le sofferenze di quanti sono nella prova».



«Non cessano, purtroppo, - ha detto il Papa - di giungere notizie drammatiche dalla Siria e dall'Iraq, relative a violenze, sequestri di persona e soprusi a danno di cristiani e di altri gruppi. Vogliamo assicurare - ha proseguito - a quanti sono coinvolti in queste situazioni che non li dimentichiamo, ma siamo loro vicini e preghiamo insistentemente perchè al più presto si ponga fine all'intollerabile brutalità di cui sono vittime. Insieme ai membri della Curia Romana - ha raccontato papa Bergoglio - ho offerto secondo questa intenzione l'ultima Santa Messa degli Esercizi Spirituali, venerdì scorso. Nello stesso tempo - ha concluso il Pontefice - chiedo a tutti, secondo le loro possibilità, di adoperarsi per alleviare le sofferenze di quanti sono nella prova, spesso solo a causa della fede che professano».



«Preghiamo per questi fratelli e sorelle che soffrono per la fede in Siria e in Iraq, preghiamo in silenzio», ha aggiunto a braccio, e la piazza è stato in silenzio con lui per un minuto abbondante.



Il Papa ha ricordato infine la «acuta tensione» in Venezuela «in particolare il ragazzo ucciso pochi giorni fa a San Cristobal» e ha esortato «tutti al rifiuto della violenza» e che si riprenda «un cammino per il bene del Paese, riaprendo spazi di incontro e dialogo sinceri e costruttivi».



«Desidero - ha detto ancora il Papa dopo l'Angelus - ricordare pure il Venezuela, che sta vivendo nuovamente momenti di acuta tensione. Prego per le vittime e, in particolare, per il ragazzo ucciso pochi giorni fa a San Cristobal. Esorto tutti al rifiuto della violenza e al rispetto della dignità di ogni persona e della sacralità della vita umana e incoraggio a riprendere un cammino comune per il bene del Paese, riaprendo spazi di incontro e di dialogo sinceri e costruttivi. Affido quella cara Nazione alla materna intercessione di Nostra Signora di Coromoto».



Il 24 febbraio a San Cristobal è rimasto ucciso nel corso di una manifestazione il 14enne Kluivert Roa. Il Venezuela vive forti tensioni sociali e politiche, oltre alla preesistente crisi economica. Manifestazioni antigovernative si alternano a manifestazioni a favore del presidente Nicolas Maduro.

Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 11:11

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci