Un ragazzo di 20 anni si è tolto la vita nel difficile rione Don Guanella a Napoli.
Era figlio unico di buona famiglia e padre di un bambino di due anni. Ha deciso di compiere l'estremo gesto gettandosi dal balcone dei suoi genitori, dal settimo piano. Un intero quartiere è sotto choc.
Incontenibile il dolore degli amici che raccontano: «G. era disperato per la mancanza di lavoro Non era un delinquente, non aveva problemi di droga».
«Avrebbe voluto solo una vita dignitosa - è il commento di Luigi Concilio, presidente de I Boss della Comunicazione - negata dalla malapolitica e dalle associazioni che mettono in primo piano solo rom e stranieri, dimenticandosi dei nostri ragazzi, perché con loro non fanno business».
Ultimo aggiornamento: 16:47
Era figlio unico di buona famiglia e padre di un bambino di due anni. Ha deciso di compiere l'estremo gesto gettandosi dal balcone dei suoi genitori, dal settimo piano. Un intero quartiere è sotto choc.
Incontenibile il dolore degli amici che raccontano: «G. era disperato per la mancanza di lavoro Non era un delinquente, non aveva problemi di droga».
«Avrebbe voluto solo una vita dignitosa - è il commento di Luigi Concilio, presidente de I Boss della Comunicazione - negata dalla malapolitica e dalle associazioni che mettono in primo piano solo rom e stranieri, dimenticandosi dei nostri ragazzi, perché con loro non fanno business».