Strage migranti, Unhcr: mezzi di soccorso inadeguati, intervenga Ue. Oltre 1.500 morti nel Mediterraneo nel 2015

Domenica 19 Aprile 2015
Carlotta Sami, portavoce Unhcr
Il Mediterraneo continua ad essere luogo di morte per migranti e rifugiati: secondo le stime dell'Unhcr, (l'agenzia dell'Onu per i rifugiati) sono già oltre 1.500 le vittime quest'anno, compresi i morti dell'ultima strage.






A dare i numeri di una tragedia senza fine è Carlotta Sami, portavoce dell'Unhcr che denuncia l'inadeguatezza dei mezzi con cui vengono fatti i soccorsi. «La notizia dei 700 morti nel Canale di Sicilia - ha detto a SkyTg24 - è stata data dopo la testimonianza di uno0 dei sopravvissuti che parla inglese. Ha raccontato che il barcone si è ribaltato quando i migranti a bordo si sono spostati tutti su un lato dell'imbarcazione dopo aver visto avvicinarsi una nave di soccorsi. I migranti sono finiti in acqua e annegati».



«Le operazioni di soccorso subito avviate sono imponenti - ha proseguito -. Sul posto sono stati inviati decine di mezzi e due navi da Malta. Ma serve molto di più: un'operazione permanente nel Mediterraneo. E' necessario al più presto un intervento eruopeo per mettere a disposizione adeguati mezzi per i soccorsi in mare perché quelli della guardia costiera impiegano ore per raggiungere i luoghi dei naufragi. Contro le tragedie di immigrati in mare serve un'operazione "Mare Nostrum europea".
La chiediamo da oltre un anno e non c'è stata risposta
».



«Temiano una tragedia di proporzioni veramente vastissime. Se i numeri dovessero essere confermati, sarebbero 1.000 i migranti morti negli ultimi 10 giorni e oltre 1.500 dall'inizio dell'anno. Un'ecatombe mai vista prima».

Ultimo aggiornamento: 11:59

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