Lo scandalo dei "macchinisti-lumaca":
pagati di più se i treni fanno ritardo

Giovedì 26 Febbraio 2015
Lo scandalo dei "macchinisti-lumaca": pagati di più se i treni fanno ritardo
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MILANO - Lo scandalo dei 'macchinisti lumaca' ha travolto Trenord. Dopo la denuncia anonima di tre dipendenti attivi sulla linea Milano-Cremona-Mantova si è scoperto che alcuni macchinisti provocano volutamente ritardi per far gonfiare la loro busta paga.

Un raggiro del contratto di lavoro aziendale del 2012, dato che l’articolo 54 'premia' con più soldi chi più lavora. Gli stipendi infatti sono proporzionati alle ore di lavoro. Un danno per la società regionale di trasporto, una beffa che scatena la rabbia dei 670 mila pendolari della Lombardia.



LA DENUNCIA "Su questa linea, ogni volta che un treno accumula 20 minuti di ritardo ci fa guadagnare 13 euro. La puntualità non è redditizia per il nostro stipendio", hanno ammesso. Un’accusa pesante e confermata anche dall’ad di Trenord, Cinzia Farisè, che adesso vuole cambiare il contratto di lavoro. La trattativa con i sindacati per eliminare l'articolo è in corso da due mesi.



LA RETRIBUZIONE In Trenord, società con oltre 4mila dipendenti, la retribuzione è proporzionata alle ore di lavoro: la prima è pagata 6 euro, la terza 9, la quarta 12. In più c’è il cosiddetto 'bonus di condotta': 15 euro al raggiungimento della terza ora di guida, 25 alla quarta, 30 alla quinta e così fino ai 40 euro per la settima ora.



I 'FURBETTI' Venticinque, al massimo 30, sarebbero i 'furbetti' su 1.200 macchinisti di Trenord.



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Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio, 10:06

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