Loris, la rivelazione della vicina di casa: «Ecco cosa successe la sera prima...»

Venerdì 19 Dicembre 2014
Veronica Panarello e Loris Stival
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RAGUSA - Una verità che colpisce quella raccontata da Claudia Giavatto, la vicina di casa di Veronica Panarello e della sua famiglia.

La donna, intervistata da 'Oggi', racconta un retroscena che accadde la sera prima della scomparsa e dell'uccisione del piccolo Loris:

"Veronica non volle che io salissi a casa sua. E quando venne da me, con lei c’era solo il figlio più piccolo. Quel venerdì sera Veronica era rimasta senza latte, così mi telefonò per chiedermi se io ne avessi un litro in più e le dissi di sì. A casa c’ero io, c’erano i miei figli: te lo portiamo noi, dissi. Ma lei, che pure era sola con due bambini, non volle, era irremovibile. Quando venne a casa mia col piccolo, Loris non c’era. E oggi mi chiedo: perché ha insistito così tanto a non farci salire da lei? Dov’era Loris? C’era qualcosa che non dovevamo vedere?", racconta Claudia Giavatto.

"Veronica era una brava mamma - continua - ma aveva anche tante stranezze: raccontava spesso piccole bugie e riferiva episodi inspiegabili. Un giorno Veronica mi chiamò per dirmi che dovevo portarla all’ospedale, perché in seguito a una furibonda lite con la suocera e la cognata aveva perso il bambino che aveva appena scoperto di aspettare. E poi aveva delle fissazioni: era convinta che qualcuno le entrasse in casa di nascosto mentre non c’era, fece anche cambiare la serratura. Veronica ripeteva spesso uno strano gesto: prendeva una foto di quando era piccola, ci metteva accanto una foto di Loris e diceva: “Siamo uguali, lo vedi che siamo uguali?” Nonostante le sue stranezze sulle quali solo adesso comincio a riflettere, era una madre innamorata dei suoi figli: Loris era tutta la sua vita. Se l’ha ucciso lei, ha ucciso anche se stessa".

Ultimo aggiornamento: 20 Dicembre, 13:39

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