Lampedusa, contestati Barroso e Letta. Il premier: mi scuso per inadempienze, serve una svolta europea

Mercoledì 9 Ottobre 2013
Lampedusa, contestati Barroso e Letta. Il premier: mi scuso per inadempienze, serve una svolta europea
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Il premier Enrico Letta e il presidente della Commissione Ue, Jos Manuel Barroso, sono stati contestati da decine di manifestanti al loro arrivo stamattina all'aeroporto di Lampedusa. «Vergogna! Vergogna!» hanno urlato i manifestanti rivolti a Letta e a Barroso, prima che questi entrassero nell'hangar dove sono le bare delle vittime del naufragio di giovedì scorso: «Andate al centro di accoglienza. Andate a vedere come vive questa gente. Assassini!» hanno continuato i manifestanti. Letta e Barroso sono stati accompagnati nella loro visita sull'isola dal ministro degli Interni Angelino Alfano e dalla commissaria Ue per gli Affari interni, Cecilia Malmstrom.



Letta e Barroso hanno visitato il Centro di accoglienza e poi, con Alfano e Malmstrom, sono andati alla base dell'Aeronatica per incontrare una delegazione di immigrati.



«Ho visto sofferenza e dolore - ha detto Letta all'uscita del Centro di accoglienza - Abbiamo parlato e ascoltato con i migranti sia quelli che hanno vissuto il dramma di quella notte sia gli altri» . Il premier, in conferenza stampa, ha poi ringraziato Barroso e Malmstrom per aver accettato l'invito del governo a vedere in prima persona il dramma che si sta vivendo a Lampedusa.



«Ora conosciamo le priorità». «Dopo la visita a Lampedusa torniamo nelle nostre sedi istituzionali in grado di operare conoscendo le necessità e priorità assolute» ha detto il premier.



Funerali di Stato. Letta ha annunciato che per le vittime del naufragio di Lampedusa ci sarà il funerale di Stato.



«Il Paese si scusa per le inadempienze». «Quella di Lampedusa è una tragedia immane mai accaduta nel Mediterraneo - ha detto il premier - Chiedo scusa per le inadempienze del nostro Paese rispetto a una tragedia come questa».



«Tema immigrazione nel prossimo Consiglio Ue». «Abbiamo chiesto - ha detto Letta - ricevendo l'appoggio del presidente della Commissione europea Barroso, che il prossimo Consiglio europeo del 24 e 25 ottobre discuta del tema immigrazione, che non era in agenda».



«L'Italia farà la sua parte ma serve svolta in Europa». «L'Italia farà la sua parte, ma questo è un dramma europeo - ha detto Letta - Serve una svolta rispetto all'interesse di tutti i paesi coinvolti. Ci sarà una battaglia per far svoltare l'attenzione europea concretamente su questo tema. Il 2014 sarà un anno di svolta».



«La depenalizzazione del reato di clandestinità sarà uno dei tempi da discutere - ha detto il premier - Ancora non c'è stata discussione».



«Rivedremo la Bossi-Fini». «Sul tema dell'immigrazione e di una eventuale revisione della Bossi-Fini ci sarà una discussione nel governo e nel Parlamento per trovare soluzione migliori - ha detto letta - Al governo ci sarà un confronto tra forze politiche che hanno avuto in passato posizioni diverse su questi temi».




Il sindaco di Lampedusa: imprescindibili le visite al molo e al centro d'accoglienza. «Il molo Favarolo e il centro di accoglienza di Lampedusa - aveva detto nella prima mattinata il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini - sono due tappe imprescindibili per la visita di Barroso e Letta, per vedere da vicino l'entità dell'immensa tragedia che si è consumata« sull'isola». Nicolini aveva sottolineato che il molo Favarolo è il posto dove stanno arrivando le vittime che il mare restituisce e dove i soccorritori lavorano allo stremo delle forze. «Credo che il governo italiano - sostiene Nicolini - debba chiedere scusa ai bambini e ai sopravvissuti per come il nostro Paese li sta trattando. Solo dopo che l'Italia si sarà assunta le proprie responsabilità allora potremo e dovremo chiedere all'Europa che si assuma le sue».



Napolitano: Ue consapevole delle nuove sfide.
«Nel sud del Mediterraneo si vive in gravi condizioni - ha detto oggi il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano - ed è minacciato non solo il diritto al lavoro o il godimento dei diritti civili, ma addirittura il diritto alla vita da guerre, conflitti interni e regimi oppressivi. E oggi in Europa c'è consapevolezza di queste nuove sfide che vengono dal sud del Mediterraneo ed è ormai chiaro che c'è una ondata di profughi, per cui quella di Lampedusa è giustamente definita tragedia europea».



«Serve uno sforzo dell'Europa». «Se daremo segni di sicurezza - ha detto Napolitano - nel guardare al futuro con l'integrazione come strada senza alternative per i nostri Paesi, perché nessuno può fare fronte da solo alle sfide che stiamo vivendo, solo così riusciremo ad affermare il ruolo dell'Europa. Serve uno sforzo comune nei confronti di queste grandissime emergenze che vengono dal sud dell'Europa».



Napolitano incontra Letta e Barroso a Ciampino. Breve colloquio all'aeroporto di Ciampino tra il presidente Napolitano, il premier Letta, il presidente della commissione europea Barroso, la commissaria europea Malmstrom e il ministro dell'interno e vicepremier Alfano per uno «scambio di vedute sugli esiti della missione a Lampedusa». Lo rende noto il Quirinale. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, rientrato da Cracovia, ha incontrato all'aeroporto di Ciampino il presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso, e il presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta, a loro volta di ritorno, negli stessi momenti, da Lampedusa, con - precisa un comunicato del Quirinale - la commissaria europea per gli Affari Interni, Cecilia Malmstrom, e il ministro degli Interni, Angelino Alfano. Il colloquio - informa la nota - ha permesso uno scambio di vedute sugli esiti della missione nell'isola turbata dal recente e tragico naufragio e sulle riflessioni che questo aveva determinato nell'incontro svoltosi in Polonia tra i capi di Stato partecipanti al vertice 'Uniti per l'Europa'.
Ultimo aggiornamento: 23:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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