Telefonata a un quotidiano per bloccare una notizia sul figlio: «Gentile vada via»

Domenica 2 Marzo 2014 di Claudio Marincoila
Il sottosegretario alle Infrastrutture Antonio Gentile
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ROMA - C'è una telefonata che sta facendo il giro del web e mettendo in imbarazzo il governo Renzi. L'ha registrata l'editore de l'Ora della Calabria Alfredo Citrigno.



Sarebbe la prova che hanno tentato di convincerlo a non pubblicare la notizia che il figlio del sottosegretario ai Trasporti Antonio Gentile, senatore Ncd era stato indagato dalla magistratura con l'ipotesi di associazione a delinquere, abuso d'ufficio e falso ideologico. L'editore durante il colloquio tiene duro, si rifiuta.



Cosi che in piena notte le rotative fatalmente si bloccano e il quotidiano non va in edicola. Le accuse fioccano. Il Pd si divide, chiede al Nuovo centrodestra di fargli fare un passo indietro. Gli alfaniani replicano accusando i dem di aver candidato a loro volta nomi «discutibili».



Il segretario regionale calabrese, Ernesto Magorno, renziano chiede che la scelta di Gentile, coordinatore dell'Ncd, «venga rivista». Non potendo attaccare Renzi, Magorno se la prende con il Nuovo centrodestra che lo ha indicato, definendolo «un errore grave, una scelta che il Pd calabrese unitariamente non condivide».



Corradino Mineo, uno dei 6 senatori civatiani si chiede «quale urgenza pungeva Matteo di nominare Gentile? A meno che il governo e segnatamente i sottosegretariati, non siano, in realtà, un campo di lavori forzati per rottamati ancor prima del giudizio», ironizza. Il partito di Alfano fa quadrato. La nomina di Gentile alle Infrastrutture e ai Trasporti «non è solo un riconoscimento» al Ncd calabrese, ma soprattutto «una speranza di inversione di rotta per l'isolamento strutturale che interessa da decenni la nostra Regione», scrivono i senatori Aiello, Caridi, Naccarato, D'Ascola e Bilardi.



«L'attacco a Gentile di qualche settimanale della sinistra ha lo scopo per nulla celato di colpire Angelino Alfano per ragioni di lotta politica», sostiene «L'Occidentale», foglio dell'Ncd. Il M5S che sulla questione aveva presentato un'interrogazione di Morra gongola. E Vendola, leader di Sel parla di sottosegretari «imprensentabili» e di «ipoteca» sul governo.



Le polemiche non risparmiano l'europarlamentare Francesca Barracciu, indagata per una storia di rimborsi (32 mila euro per la benzina). Per la stessa ragione le fu vietato di candidarsi alle elezioni regionali, salvo ripescarla ora come sottosegretario alla Cultura accanto al ministro Franceschini, da sempre suo punto di riferimento. Fuoco amico e nemico anche su Umberto del Basso De Caro (pd), penalista beneventano , sottosegretario alla Giustizia, già membro dell'assemblea nazionale del Psi ai tempi di Bettino Craxi. E nel calderone finisce anche Riccardo Nencini, nuovo vice ministro alle Infrastrutture.
Ultimo aggiornamento: 3 Marzo, 11:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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