Bomba d'acqua a Firenze, si contano i danni: siti d'arte a rischio chiusura

Sabato 20 Settembre 2014
Bomba d'acqua a Firenze, si contano i danni: siti d'arte a rischio chiusura
FIRENZE - Dopo la bomba d'acqua e grandine di ieri Firenze oggi conta i danni.

Dal Giardino di Boboli a rischio chiusura una settimana per i danni dal maltempo che ha abbattuto cinque alberi del parco mediceo e provocato smottamenti, al museo di San Marco dove l'acqua ha danneggiato quattro tavole dipinte, a Palazzo Davanzati la cui Sala dei Merletti ha riportato «gravi danni», con abbondanti infiltrazioni d'acqua che hanno riguardato la ricca collezione di merletti, sampler e abiti, problemi anche per alcuni dipinti. È questo il quadro degli effetti dell'evento meteo estremo - così lo definisce la soprintendenza - che ieri ha colpito anche i musei e i giardini che fanno capo al Polo museale. Un milione e mezzo la prima stima dei danni. In particolare, il Giardino di Boboli resterà chiuso per alcuni giorni, probabilmente tutta la prossima settimana, per gli interventi necessari a rimuovere le cinque piante cadute tra ieri e la notte scorsa - un cedro del Libano, un ippocastano e tre cipressi - e la massa dei rami spezzati dalla furia del vento. Altri danni riguardano le condutture d'acqua sotterranee e gli strati di ghiaia. Per Palazzo Pitti sostituiti i vetri rotti della facciata, resta chiusa una parte della Galleria del Costume interessata dalle infiltrazioni d'acqua. Il museo di San Marco resterà chiuso probabilmente fino a mercoledì: il grande cedro del Libano del chiostro di S.Antonino dovrà essere abbattuto. All'interno del museo, si legge in una nota, «le infiltrazioni d'acqua hanno riguardato vari ambienti dove hanno subito danni quattro tavole dipinte per le quali si è subito attivato il personale». Aperto stasera, in occasione delle 'Giornate Europee del Patrimoniò, il museo di Palazzo Davanzati, ma è chiusa «la Sala dei merletti che ha subito gravi danni». Si è bagnata la collezione di merletti e abiti che si trovava nelle vetrine e nelle cassettiere della sala - già al lavoro i restauratori - e le infiltrazioni d'acqua hanno riguardato anche alcuni dipinti: anche in questo caso subito intervenuto «un restauratore che ha adottato le prime, appropriate misure conservative».
Ultimo aggiornamento: 21 Settembre, 18:19

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