Mamma abbandonata da mesi nella casa lager: pesa 28 chili e vive a letto tra gli escrementi

Venerdì 30 Gennaio 2015 di Francesco Faenza
Un'immagine della casa lager
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Eboli. Non mangia da mesi, vive a letto tutto il giorno. Circondata da escrementi umani, rifiuti e buste di plastica. Rannicchiata su un materasso, coperta solo da un piumone, peso corporeo: 28 chili.

Una donna di 50 anni è stata ritrovata ieri pomeriggio in queste condizioni drammatiche. A salvarle la vita sono stati i vigili urbani che hanno tempestivamente risposto a una telefonata degli inquilini del palazzo. La signora vive al rione Pescara, in via Einaudi, al primo piano nelle palazzine bianche dell'Iacp.



Dall'esterno non si nota niente. All'interno, manca tutto: la luce, l'acqua e il gas. Sul pavimento sono sparse buste di plastica e bottiglie vuote. Un tappeto immondo che ha sconvolto gli investigatori. La donna era «nascosta» sotto il piumone, semi cosciente e disorientata. Abbandonata a se stessa da mesi, denutrita in maniera grave.

I vigili hanno allertato il figlio, chiedendogli dei chiarimenti. Il ragazzo è andato via di casa: «Non immaginavo questa situazione, vivo con mia nonna», ha raccontato alla polizia municipale.



La signora è viva per caso. I vicini hanno lanciato l'allarme, appena in tempo. Ieri pomeriggio in via Pertini sono arrivati i vigili urbani, le assistenti sociali del comune e i vigili del fuoco. Aperta la porta di casa, la polizia municipale si è ritrovata in uno scenario da terzo mondo. La confusione, il cattivo odore e il buio hanno fatto temere il peggio. I vigili urbani, coordinati dal comandante Cosimo Polito, hanno chiesto l'intervento del 118. I medici giunti in zona non credevano ai loro occhi. Con estrema delicatezza, la donna è stata adagiata sulla barella e condotta in ambulanza. Pochi secondi dopo, a sirene accese è partita la corsa verso l'ospedale.



I medici del pronto soccorso hanno visitato la paziente, ricoverandola per il grave stato di denutrizione. I vigili urbani hanno redatto un verbale e spedito l'informativa alla Procura della Repubblica di Salerno. Per ora è stato ascoltato il figlio della donna. Nelle prossime ore verranno interrogate un convivente della signora e una persona di origine maghrebina che si trova nello stato di famiglia.







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Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 03:42

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