Scuola, ecco il piano del governo:
stabilizzare i supplenti
e rivoluzionare i programmi

Giovedì 28 Agosto 2014
Scuola, ecco il piano del governo: stabilizzare i supplenti e rivoluzionare i programmi
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Al netto delle conferme e delle smentite, il "Piano Scuola", che arriver domani in Consiglio dei ministri, copre quattro grandi macroaree: docenti e lavoro, didattica, edilizia e formazione. L’obiettivo è quello di migliorare la scuola italiana in ottica europea, riuscendo a fornire un modello d'istruzione competitivo su scala internazionale. Al momento, però, gli aspetti che sollevano maggiori polemiche sono tre: quello riguardante i docenti precari, i Quota 96 bloccati nel pensionamento dalla riforma Fornero, e le nuove assunzioni.



LE ASSUNZIONI

Ben 100mila le immissioni in ruolo che il governo ha promesso di attuare, da qui ai prossimi tre anni, con una disponibilità economica di partenza che supera già il miliardo di euro. I sindacati e le associazioni di categoria, tuttavia, tendono a precisare come dietro l’annuncio sui nuovi posti, si nasconda in realtà una "finta rivoluzione". Da qui al prossimo triennio, i docenti che andranno in pensione sono circa 22mila l’anno. Per il 2017, dunque, gli insegnanti che lasceranno posti liberi saranno 66mila. A questi si aggiungono, poi, le assunzioni dei docenti di sostegno, previste - e finanziariamente già coperte - dal precedente decreto Carrozza: 22mila l’anno per i prossimi tre anni e la stabilizzazione dell’organico di fatto con 15mila docenti. In sostanza nessun posto nuovo e nessuna novità sul precariato, se non la conferma del quadro esistente. «Assumere 100mila docenti nei prossimi tre anni - spiega il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico - rappresenterebbe solo una conferma dell’attuale piano di assunzioni». Le assunzioni immediate riguarderanno, invece, solo i dirigenti scolastici. Ben 620 i presidi che prenderanno servizio il prossimo primo settembre per l'anno scolastico 2014/2015.



I PRECARI

Da sciogliere, poi, anche il nodo riguardante l'abolizione delle supplenze. L'idea del governo è di creare un organico funzionale che permetterebbe di avere delle sacche di docenti non più precari, ma di ruolo, disponibili secondo necessità.
Ultimo aggiornamento: 29 Agosto, 11:32

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