Regionali, Renzi si schiera: «De Luca sindaco della Campania»

Venerdì 22 Maggio 2015
Regionali, Renzi si schiera: «De Luca sindaco della Campania»
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Si schiera per la prima volta con Vincenzo De Luca. Attacca quei dirigenti del Pd (leggi Letta) che nel 2012 chiedevano all'ex sindaco di Salerno i voti per Bersani e oggi parlano di impresentabili, censura la sinistra masochista che punta a far vincere gli altri, fa autocritica sugli impegni del governo nel Mezzogiorno, garantisce il sostegno ai lavoratori della Whirlpool e la difesa del distretto industriale di Caserta, annuncia la svolta per Bagnoli e ammonisce De Magistris, chiedendogli se intende ancora fare la guerra al governo o piuttosto fare la guerra all'immobilismo insieme con il governo. Lo dice Matteo Renzi in una intervista al Mattino.



Il premier annuncia che il cammino delle riforme non si ferma e che dopo l'approvazione della legge sugli ecoreati e sull'anticorruzione, il prossimo impegno è una riforma delle intercettazioni. Oggi Renzi sarà a Salerno, per la prima iniziativa diretta della campagna elettorale campana a sostegno di Vincenzo De Luca.



«L'Italia è ripartita, il Mezzogiorno non ancora. E questo significa che noi dobbiamo fare di più, che io debbo fare di più», ma «abbiamo da spendere quasi dieci miliardi di euro di fondi europei nelle regioni del Mezzogiorno: dobbiamo farlo meglio del passato», afferma Renzi. «De Luca potrà essere criticato per un profilo molto deciso, diciamo così - aggiunge il premier -. Ma non ho mai sentito nessuno intellettualmente onesto negare che sia stato un sindaco straordinario, che Salerno sia stata resa più pulita e più bella, che i cantieri siano stati sbloccati. Di che cosa ha bisogno la Campania? Secondo me di un sindaco che faccia funzionare le cose. Credo che Enzo possa essere il sindaco della Campania, quello che sblocca i cantieri, quello che lavora con un governo tosto a risolvere i problemi fermi da anni. Ecco perché faccio campagna elettorale al suo fianco».



«Dirigenti del Pd - continua Renzi riferendosi a Enrico Letta - ieri chiedevano a De Luca i voti per Bersani, oggi parlano di impresentabili. Mi fa sorridere». «Nel Pd - chiarisce - non ci sono impresentabili e non solo per le regionali, abbiamo fatto pulizia a Ercolano e Giugliano».



«Se perdiamo la Liguria - dice invece su Fassina - non vince lui vincono Berlusconi e Toti. C'è una sinistra masochista». «Sono elezioni difficili - osserva anche - ma siamo ottimisti e per il governo non cambierà nulla».



Su Bagnoli, il premier avverte: «Dopo il voto si parte, il sindaco Luigi De Magistris decida se vuole fare la guerra al governo o se farla all'immobilismo insieme».

Ultimo aggiornamento: 23 Maggio, 11:16

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