Lega e grillini no al bonus bebè agli immigrati. Ma la proposta è stata bocciata. Il Pd: razzisti

Giovedì 30 Ottobre 2014
Lega e grillini no al bonus bebè agli immigrati. Ma la proposta è stata bocciata. Il Pd: razzisti
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Blitz di Roberto Calderoli contro il «bonus bebè» agli immigrati. Il senatore della Lega presenta un emendamento al Def che viene votato dal M5S, ma bocciato da Ncd e Pd. Il vicepresidente del Senato protesta e accusa la maggioranza di aver tradito gli italiani.



L'emendamento Calderoli alla nota di variazione al Def, «declinava le politiche di sostegno alla natalità e alla famiglia, all'interno del documento economico e finanziario ai sensi e nel rispetto del principio costituzionale di cui all'art. 31, esclusivamente per i cittadini italiani in quanto finalizzate a contrastare la crisi demografica del paese».



«La maggioranza con Pd e Ncd in testa - ha detto Calderoli - hanno votato contro l'impegno da parte del governo chiesto dalla Lega Nord di dare seguito al fondo famiglia e al bonus bebè tanto sbandierato dal premier. Ancora una volta l'ennesimo slogan di Renzi usato esclusivamente per prendere in giro gli italiani. È la dimostrazione che la maggioranza se ne frega della famiglia e dei bambini e stanzia risorse solo per gli immigrati».



«I cittadini dovrebbero andare a leggersi i nominativi di coloro che hanno votato contro al nostro emendamento per rendersi conto di chi anche tra i parlamentari del loro territorio sta tradendo i loro interessi. Dal governo e da questa maggioranza di traditori degli italiani non arriverà nessun aiuto alle famiglie e ai neonati ma solo più tasse da usare per mantenere i clandestini», ha aggiunto Calderoli.



«Il Pd non perde occasione per strumentalizzare ogni singolo voto del M5S e veicolare messaggi falsi. Abbiamo votato sì all'emendamento della Lega esclusivamente per fare in modo che il bonus bebè, che il governo ha previsto solo per i nati nel 2015, fosse esteso anche ai nati fino al 2017. Siamo assolutamente favorevoli all'erogazione del bonus a tutti i cittadini regolarmente residenti sul territorio italiano, senza distinzione di nazionalità», scrivono i senatori del M5S in una nota.



«Abbiamo votato nella consapevolezza che l'emendamento della Lega fa riferimento all'articolo 31 della Costituzione, che garantisce pari sostegno ai cittadini italiani, comunitari e extra comunitari in possesso di carta di soggiorno. Dunque, sapevamo già che la discriminazione inserita nel testo della Lega sarebbe decaduta perchè incostituzionale, mentre sarebbe rimasta esclusivamente l'estensione del bonus a tutti i bimbi nati nel prossimo triennio», si legge ancora.



«Abbiamo votato nell'interesse di tutte le famiglie, affinchè il bonus fosse esteso a tutto il prossimo triennio invece che solo per un anno, come prevede il governo e come vorrebbe la maggioranza -

concludono - La nostra battaglia è rendere strutturale per tutti il bonus bebè, come dimostreranno le nostre proposte emendative alla Legge di Stabilità».



«Poco fa il Movimento 5 Stelle nell'aula del Senato ha votato l'emendamento Calderoli alla risoluzione di maggioranza sul Def che proponeva di eliminare il bonus bebè per gli extracomunitari. Siamo ormai abituati al razzismo dilagante professato dai leghisti ma che anche i senatori del Movimento 5 Stelle si prestassero a queste provocazioni ci lascia francamente senza parole. Chissà se gli elettori che hanno votato per Grillo e che speravano in un vero cambiamento sanno che i loro rappresentanti in Parlamento votano insieme alla Lega. L'aula ha respinto questa proposta ma i senatori del Movimento 5 Stelle ancora una volta hanno perso un'occasione», afferma la senatrice del Pd

Rosa Maria Di Giorgi.



«Il bolso buonismo di Lega e Cinque Stelle, escludendo gli immigrati dal beneficio del cosiddetto bonus bebè, dimostra ancora una volta la loro irresponsabile prodigalità: perché concederlo a tutte le famiglie italiane, quel beneficio? Perché non escludere almeno quelle di San Pier d'Arena e di Ceccano, quelle di Nebida e di Ittiri? Un po' di selezione è sempre necessaria per temprare lo spirito e per evitare la facile demagogia. Come diceva Milton Friedman ma anche Titina de Filippo: "nessun pasto è gratis"», commenta sarcastico il senatore del Partito Democratico Luigi Manconi.
Ultimo aggiornamento: 31 Ottobre, 10:35

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