Lavoro, dalla minoranza Pd 7 emendamenti al Jobs act: «Art. 18 ai neoassunti dopo 3 anni»

Martedì 23 Settembre 2014
Camusso e Poletti
Sono sette gli emendamenti presentati dalle minoranze Pd alla legge delega sul lavoro. Si va dalla precisazione in merito all'articolo 18 al capitolo degli ammortizzatori. Le proposte di modifica sono firmate da un minimo di 28 senatori Pd a un massimo di 38. I sette emendamenti sono tutti all'articolo 4 della legge delega, che riguarda il contratto a tutele crescenti e dunque il riordino delle forme contrattuali.



Uno degli emendamenti, con la prima firma del senatore Federico Fornaro, prevede la piena tutela dell'articolo 18 per tutti i neoassunti dopo i primi tre anni di contratto a tutele crescenti.



Poletti: licenziamenti discriminatori fuori dalla discussione. «I licenziamenti discriminatori non sono mai entrati nella discussione.
Sono fuori discussione» ha ribadito oggi il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, al termine della riunione del Pd in Senato sul Jobs act. «Noi abbiamo fatto una impostazione della delega aperta, perché la nostra intenzione era e continua ad essere quella di rappresentare in maniera organica tutti gli elementi che sono dentro la delega. Una volta approvata è chiaro che avrà un senso organico e di completezza, quindi i decreti attuativi dovranno essere costruiti con l'obbligo di coerenza».




«Discussione aperta nel Pd, Renzi ci pensi». «Licenziamenti discriminatori a parte, non in discussione, sul resto c'è una discussione del Pd che guarderà tutte le questioni che sono aperte - ha detto Poletti - Questo posso dire io, io faccio il ministro, al resto pensi il segretario del Partito democratico».
Ultimo aggiornamento: 24 Settembre, 12:19

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