Dall'e-fattura al ruling internazionale, novità in vista nel CdM

Martedì 21 Aprile 2015
Dall'e-fattura al ruling internazionale, novità in vista nel CdM
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(Teleborsa) - Riprende l'iter della riforma fiscale nata a marzo dello scorso anno e arenatasi dopo il varo di tre soli decreti attuativi. Il Consiglio dei Ministri convocato per oggi alle 12.00 esaminerà, tra i vari punti all'ordine del giorno, tre decreti legislativi relativi alla delega fiscale. - Il primo decreto riguarda la trasmissione telematica delle operazioni IVA e il controllo delle cessioni di beni effettuate attraverso distributori automatici. In parole povere, commercianti e imprenditori potranno decidere se adeguarsi alla cosiddetta fattura elettronica che permetterà loro di inviare gli incassi al fisco via web mandando in pensione il registratore di cassa e lo scontrino fiscale. Quest'ultimo sarà facoltativo e non sarà più soggetto alle relative multe. I privati saranno incentivati ad aderire all'emissione della e-fattura, che permetterà la tracciabilità telematica, perché avranno meno obblighi e controlli. In particolare, si garantisce una corsia preferenziale per ottenere i rimborsi Iva entro tre mesi, spariscono gli adempimenti introdotti con lo spesometro e scompare l'obbligo di trasmissione telematica dei corrispettivi e quello relativo alle operazioni con i paradisi fiscali. Inoltre, potrebbero essere ridotti da quattro a tre anni i termini per gli accertamenti e le rettifiche. Il processo verrà introdotto gradualmente. Si partira' dal primo luglio 2016 quando i titolari di partita Iva potranno sperimentare l'emissione, la trasmissione e la conservazione delle fatture elettroniche sul server dell'Agenzia delle Entrate. Poi dal primo gennaio 2017 le aziende potranno scegliere di passare dal regime cartaceo a quello telematico, ottenendo appunto i vantaggi. Dalla stessa data sara' possibile anche il rilascio dello scontrino o ricevuta elettronica fra i titolari di partita Iva e persone fisiche. NB: Si tratta di operazioni diverse dalla fatturazione elettronica per le Pubbliche Amministrazioni che è andata a regime dal 31 marzo scorso. - Il secondo decreto riguarda le misure per la crescita e l'internazionalizzazione delle imprese, anche detto “ruling internazionale”. Introduce norme per spingere i grandi gruppi ad investire in Italia e viceversa, ma anche qualche paletto per impedire il fenomeno della “fuga dei profitti” nei Paesi a bassa tassazione. Il decreto mira inoltre a introdurre regole certe per gli operatori stranieri che intendono spostare i loro capitali per avviare o rilanciare attività e iniziative produttive in Italia. Dovrebbe, infatti, arrivare una nuova forma di interpello. In pratica, chi vorrà investire in Italia potrà interrogare l'Agenzia delle Entrate con una specifica istanza sulle regole e le norme che disciplinano il trattamento fiscale del piano di investimento o di eventuali operazioni straordinarie che si vogliono realizzare. - Il terzo decreto riguarda infine “disposizioni sulla certezza del diritto nei rapporti tra fisco e contribuente”. tra queste c'è anche la contestata “norma salva-Berlusconi” che stabilisce l'esclusione della punibilità per reati previsti dallo stesso decreto legislativo n. 74 “quando l'importo delle imposte sui redditi evase non è superiore al tre per cento del reddito imponibile dichiarato o l'importo dell'imposta sul valore aggiunto evasa non è superiore al tre per cento dell'imposta sul valore aggiunto dichiarata. Finora della delega fiscale hanno visto la luce soltanto tre dei tanti decreti attuativi: quello sulle commissioni censuarie (primo passo della riforma del catasto), sulle semplificazioni (che ha dato il via alla sperimentazione del 730 precompilato) e sul riordino della tassazione dei prodotti da fumo.
Ultimo aggiornamento: 13:30

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