Divorzio breve, via libera in commissione Senato. Ncd protesta e abbandona i lavori

Giovedì 20 Novembre 2014
Divorzio breve, via libera in commissione Senato. Ncd protesta e abbandona i lavori
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La commissione giustizia di Palazzo Madama ha dato l'ok mercoledì sera a al disegno di legge sul divorzio breve che contiene anche la norma sul divorzio immediato. La norma che dà la possibilità dI arrivare subito a un divorzio immediato senza passare per la fase della separazione ha però spaccato la maggioranza. I senatori di Ncd, per protesta, hanno abbandonato i lavori.



I coniugi che non hanno figli minori, figli maggiorenni incapaci o portatori di handicap grave o figli di età inferiore ai 26 anni economicamente non autosufficienti potranno ottenere immediatamente il divorzio, senza passare per la fase della separazione, nel caso in cui la loro decisione di sciogliere il matrimonio sia consensuale ed espressa con ricorso davanti al magistrato. È questa la principale novità introdotta nel ddl cosiddetto del «divorzio breve» appena approvato dalla Commissione Giustizia del Senato.



Il provvedimento, che ha visto la maggioranza spaccata e divisioni interne anche ai singoli gruppi, disciplina anche la fase della separazione accorciando i tempi rispetto alla legge attuale. Per la giudiziale il termine sarà di 12 mesi dall'avvenuta comparizione dei coniugi innanzi al presidente del tribunale e di 6 mesi nel caso di separazione consensuale, stragiudiziale.



Un'altra novità introdotta nel ddl riguarda l'aspetto economico. È passato l'emendamento che prevede come nel caso di separazione, la comunione tra coniugi si sciolga nel momento in cui il presidente del tribunale autorizzi i coniugi a vivere separati, ovvero «alla data di sottoscrizione del processo verbale di separazione consensuale dei coniugi dinanzi al presidente, purché omologato. L'ordinanza con la quale sempre i coniugi sono autorizzati a vivere separati è comunicata all'ufficiale di stato civile ai fini dell'annotazione dello scioglimento della comunione».



Ncd sulle barricate. Gli alfaniani hanno abbandonato i lavori per protesta. È una modifica «intollerabile» nel merito e nel modo «affrettato» con cui si affrontano certi temi, ha tuonato il senatore Ncd Carlo Giovanardi abbandonando la commissione, dove anche Lega e parte di FI hanno votato contro all'emendamento. Lo scontro in maggioranza era all'orizzonte e già questa mattina, da parte di Ncd, era stato chiesto il rinvio dei lavori della commissione ma, al momento del voto, i nodi sono venuti al pettine e l'asse Pd-Ncd si è spaccato.



«Gravissima la combinazione tra larga parte del gruppo del Pd e M5S sulla riforma del divorzio che esclude adeguate garanzie nel caso di coniugi con figli. Giustizialismo e laicismo sono la cifra di una maggioranza anomala nella Commissione giustizia che a questo punto richiede un robusto chiarimento politico. Il Nuovo Centrodestra con i suoi tre componenti è stato fermo nella difesa dell'elementare criterio secondo cui i diritti dei figli vengono prima dei desideri degli adulti. Nei giorni scorsi avevo minacciato dimissioni nel caso di maggioranze anomale. Per quanto mi riguarda non sono disposto a sopportarle svolgendo la funzione di capogruppo. I temi della giustizia giusta e della base etica della nazione sono più che politici. O c'è un chiarimento o per quanto mi riguarda lascio», dichiara in una nota Maurizio Sacconi, capogruppo al Senato del Nuovo Centrodestra.

Ultimo aggiornamento: 08:12

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