Pier Luigi Bersani non andrà domani all'incontro dei parlamentari del Pd con Matteo Renzi: «Non ci penso proprio. Perché io m'inchino alle esigenze della comunicazione, ma che gli organismi dirigenti debbano diventare figuranti di un film non ci sto», dice l'ex segretario in una lunga intervista che uscirà domani su'Avvenire.
Negativo il giudizio sul Jobs act, che secondo Bersani «mette il lavoratore in un rapporto di forze pre-anni 70» e perciò si pone «fuori dall'ordinamento costituzionale». Infine un secco avvertimento al premier su Italicum e riforma costituzionale: «Il combinato disposto» tra i due testi, afferma, «rompe l'equilibrio democratico. Se la riforma della Costituzione va avanti così io non accetterò mai di votare la legge elettorale».
Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio, 10:19
Negativo il giudizio sul Jobs act, che secondo Bersani «mette il lavoratore in un rapporto di forze pre-anni 70» e perciò si pone «fuori dall'ordinamento costituzionale». Infine un secco avvertimento al premier su Italicum e riforma costituzionale: «Il combinato disposto» tra i due testi, afferma, «rompe l'equilibrio democratico. Se la riforma della Costituzione va avanti così io non accetterò mai di votare la legge elettorale».