Napoli, resiste allo scippo e finisce sotto l'auto dei balordi: 23enne in fin di vita

Domenica 14 Settembre 2014 di Marco Di Caterino
Napoli, resiste allo scippo e finisce sotto l'auto dei balordi: 23enne in fin di vita
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NAPOLI - Ha resistito al violento strappo della sua borsa. Trascinata e poi travolta dall'auto dei due balordi per una decina di metri, ha riportato lo spappolamento della milza e una lesione grave ad un rene.





La vittima, Francesca Di Donato, 23 anni, studentessa universitaria di Sant'Antimo, barista nel week end, per pagarsi gli studi, era appena uscita da uno locali di Via Seggio, nella zona del centro storico di Aversa, il punto di ritrovo della movida sia dei comuni della piana aversana, che quelli della cinta a nord di Napoli.



La ragazza è stata soccorsa da una conoscente, che resasi conto delle sua condizioni, l'ha immediatamente portata al pronto soccorso dell' ospedale Moscati di Aversa. Pochi minuti dopo la studentessa universitaria è entrata in sala operatoria per l'asportazione della milza, letteralmente spappolata dal peso di uno dei pneumatici dell'auto dei banditi.



E lo schiacciamento dell'investimento, oltre a lesione irrimediabilmente la milza, ha causato anche seri danni ad un rene, la cui funzionalità è costantemente monitorata dai sanitari, che sperano di poter evitare una seconda asportazione. Le sue condizioni sono ancora gravi, anche se per i medici, la momento, non temono per la sua vita.



Sul gravissimo episodio, indagano gli agenti del commissariato di Aversa, diretto dal vice questore primo dirigente Paolo Iodice. Grazie alla testimonianza della soccorritrice della ragazza, i poliziotti hanno tracciato un primo identikt di uno di questi due balordi, sempre ad un passo a trasformarsi in assassini. L'uomo che ha strappato la borsa alla vittima ha capelli corti, un po' di barba. Quanto accaduto ieri notte, segue di qualche giorno un episodio analogo, che fa il pari con altre rapine commesse con la stessa tecnica. Gli inquirenti hanno individutato alcune telecamere di sorveglianza dei negozi di via Seggio, dalle cui registrazioni i poliziotti di aspettano di individurare elementi utili per l'identificazione di questi balordi, diventati il terrore di via Seggio.

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