ROMA - Giustificazioni che non reggono ma Don Dino, al secolo Placido Greco, il sacerdote di Fiumicino accusato di sfruttamento della prostituzione minorile e pedopornogra, respinge le accuse.
Il parroco è stato beccato in flagranza di reato: custodiva la bellezza di 1700 foto pedopornografiche sul suo computer e gestiva un giro di baby gigolò alla Stazione Termini di Roma.
Come riportato dal Messaggero, Don Dino avrebbe detto che "si era sparsa la voce che sono bravo a scattare foto di nudi, Così diversi ragazzini mi hanno chiesto di realizzare dei book per sfondare nel cinema erotico. Mi sono prestato, credendo di aiutarli. Ma non mi sono mai spinto oltre, non ho mai sfiorato un bambino, mai preso dei soldi.
E intanto spunta un altro squallido particolare: sembra proprio che Don Dino abbia riscritto la Bibba in chiave erotica, con 12 bambini sostituiti agli apostoli.
Ultimo aggiornamento: 10:44
Il parroco è stato beccato in flagranza di reato: custodiva la bellezza di 1700 foto pedopornografiche sul suo computer e gestiva un giro di baby gigolò alla Stazione Termini di Roma.
Come riportato dal Messaggero, Don Dino avrebbe detto che "si era sparsa la voce che sono bravo a scattare foto di nudi, Così diversi ragazzini mi hanno chiesto di realizzare dei book per sfondare nel cinema erotico. Mi sono prestato, credendo di aiutarli. Ma non mi sono mai spinto oltre, non ho mai sfiorato un bambino, mai preso dei soldi.
E intanto spunta un altro squallido particolare: sembra proprio che Don Dino abbia riscritto la Bibba in chiave erotica, con 12 bambini sostituiti agli apostoli.