Agguato all'Olimpico: nuovi indagati
per l'omicidio di Ciro Esposito

Sabato 2 Agosto 2014 di Valentina Errante
Ciro Esposito
Il pomeriggio del 3 maggio erano l, a Tor di Quinto, mentre scoppiava l’inferno e un proiettile colpiva Ciro Esposito, il tifoso del Napoli morto a giugno dopo una lunga agonia. La cella agganciata dai loro cellulari lo conferma. Gli uomini della Digos sono arrivati ai quattro ultrà della Roma, finiti sul registro degli indagati con le stesse accuse formulate per Daniele De Santis, arrestato con l’ipotesi di omicidio volontario, esaminando i tabulati del telefono di De Santis. Giovanissimi, poco più che ventenni, erano degli abitué della curva Nord. Sono stati perquisiti venti giorni fa e gli investigatori stanno ancora esaminando computer e cellulari portati via dalle loro abitazioni. La notizia del coinvolgimento dei quattro era già stata diffusa all’indomani delle perquisizioni e adesso trova conferma, nonostante il procuratore Giuseppe Pignatone si fosse affrettato a smentirla. In realtà per i pm Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio, titolari del fascicolo, la ricostruzione dei fatti non cambia: soltanto De Santis, ancora detenuto, avrebbe sparato.



LE ACCUSE

I quattro sono stati iscritti sul registro degli indagati con le ipotesi di omicidio volontario, rissa e lesioni gravi, anche se tutti i testimoni sostengono che soltanto De Santis abbia lanciato petardi contro il pullman dei tifosi azzurri e nessuno affermi di averli visti sparare. Ma erano lì, e secondo gli inquirenti, avrebbero preso parte al blitz contro i napoletani, poi forse sono scappati quando gli azzurri hanno deciso di rispondere all’aggressione scagliandosi contro i giallorossi in un inseguimento culminato con quattro colpi di arma da fuoco. Gli uomini della Digos, esaminando i tabulati del cellulare di De Santis (mai ritrovato) hanno individuato i contatti con gli ultrà e poi verificato che i telefoni dei quattro, all’ora degli scontri, hanno agganciato le stesse celle dell’indagato ritenuto l’autore materiale dell’omicidio.



VENTENNI DI ROMA NORD

Daniele De Santis, classe ’66, è il più grande del gruppo. Gli altri che sarebbero stati insieme a lui, il 3 maggio, hanno tra i tra i 23 e i 25 anni, ma anche loro hanno precedenti specifici per episodi da stadio, resistenza e lesioni. Ma meno gravi di quelli commessi dal loro compagno di squadra. Abitano a Roma Nord, non lontano dal Circolo Boreale di Tor di Quinto che De Santis difende come custode. E per gli investigatori che conoscono la geografia dell'Olimpico sono da anni una presenza nota. Quel pomeriggio di tre mesi fa avevano un piano che non andava al di là del “cercare rogna”, come dicono i romani. Tanto che la procura ritiene che il loro incontro, prima della partita Napoli-Fiorentina, non avesse un obiettivo preciso. Avevano semplicemente deciso di avvicinarsi alla zona di passaggio della tifoseria campana e annusare l'aria. De Santis sarebbe stato il primo, probabilmente l’unico, in base alle testimonianze, a lanciare i petardi contro il pullman di napoletani che transitava sulla strada. Alla reazione di un gruppetto di campani, tra i quali lo stesso Ciro Esposito (che avrebbe fisicamente fermato De Santis) il gruppo si sarebbe dato alla fuga.



LE TESTIMONIANZE

Nelle ore successive alla sparatoria, subito dopo la partita, soltanto un testimone si è presentato davanti agli inquirenti e ha indicato De Santis, già in stato di fermo, come l’uomo che ha sparato. Lo stesso tifoso del Napoli ha riferito di avere visto insieme all’ultrà altre quattro persone con casco integrale. Non è certo che i nuovi indagati siano quelli visti dal teste, ma erano presenti al momento degli scontri.



LE PERIZIE

Mentre le indagini vanno avanti, è atteso il deposito delle perizie da parte degli esperti sulla pistola che ha ucciso Ciro Esposito e su tutti i reperti raccolti dagli investigatori. Anche l’esame del proiettile inesploso potrebbe fornire risposte agli inquirenti e spiegare percché il risultato dello stub su De Santis sia risultato parzialmente negativo. Le pallottole artigianali potrebbero non contenere tutte le componenti che il test punta a individuare.
Ultimo aggiornamento: 14:32

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