Maltempo, tregua dalla pioggia a Roma ma l'emergenza non è finita

Lunedì 3 Febbraio 2014
Maltempo, tregua dalla pioggia a Roma ma l'emergenza non è finita
2

Nel giorno della tregua concessa dalla pioggia, Roma prova a fare una prima conta dei danni del nubifragio anche se il sindaco Marino si prende ancora 48 ore di tempo per fornire cifre esatte data la vastit delle aree colpite e il numero molto elevato di famiglie interessate.

La Regione Lazio, intanto, quantifica in oltre 104 milioni i danni causati dall'alluvione. Osservati speciali restano i bacini del Tevere e dell'Aniene, con l'allerta che ora si sposta al rischio idrogeologico, nonostante i livelli dei fiumi vadano via via abbassandosi. Marino chiede al governatore Zingaretti di valutare lo stato di emergenza anche per la Capitale, ma nel frattempo conta di sbloccare entro tre giorni i fondi del Patto di Stabilità. Il primo cittadino parla di 150 famiglie evacuate e di «migliaia di persone rimaste nelle proprie abitazioni rese oggettivamente impraticabili». Il Campidoglio, intanto, ha stanziato già da stasera 10 milioni di euro per interventi di manutenzione stradale, scolastica e per aiutare le famiglie in emergenza.

La Confesercenti, dal canto suo, parla di danni pari a 5 milioni di euro, circa 15-20 mila per ogni esercizio commerciale. «Abbiamo deciso insieme che non si poteva attendere oltre per dare un aiuto iniziale a chi si trova in gravi difficoltà», ha detto Marino al termine di una lunga giunta durante la quale sembrano esserci state frizioni con l'assessore al Bilancio Morgante che sarebbe stata contraria allo stanziamento immediato dei fondi. Nonostante il miglioramento delle condizioni meteo, dunque, resta costante il monitoraggio di fiumi e bacini non solo della Capitale, ma di tutto il Lazio, dove l'allerta per il rischio idrogeologico legato al bacino medio del Tevere, Aniene e Liri durerà per le prossime 36 ore.

Volontari ed operatori della protezione civile mantengono i presidi fissi, mentre prosegue l'emergenza nei quartieri più colpiti della Capitale, da Prima Porta a Roma Sud. Situazione critica anche al Centro accoglienza richiedenti asilo (Cara) di Castelnuovo di Porto, vicino a Roma, dove da giorni - denuncia la consigliera regionale Bonafoni - le centinaia di immigrati sono alle prese con allagamenti nella struttura. Sono centinaia gli sfollati e decine le frane registrate in tutta la regione. Pioggia record anche in Ciociaria, con la provincia di Frosinone che si appresta a chiedere lo stato di calamità: solo nel primo mese dell'anno sono già caduti 350 millimetri d'acqua. A Fiumicino resta il presidio dell'esercito che da ieri sera è instancabilmente al lavoro per aiutare la popolazione con mezzi ed idrovore.

La città sul litorale laziale prova comunque a tornare alla normalità con il sindaco che ha deciso di riaprire da domani tutte le scuole. Situazione ancora delicata, invece, a Riano, dove gli sfollati sono oltre duecento a causa della frana di una collinetta a ridosso del centro abitato. Ad Ostia e nella zona del litorale riaprono le scuole, mentre l'Associazione Nazionale Presidi propone uno sponsor privato per la ristrutturazione degli istituti, così come avvenuto per il Colosseo.

Non stenta a placarsi poi la polemica sui rifiuti ospedalieri trovati ieri nei pressi del termovalorizzatore nella Valle Galeria. Oggi un esposto del deputato M5S Vignaroli e dei comitati cittadini è arrivato in Procura, mentre l'Ama ha ribadito di aver bonificato l'impianto. Intanto, per evitare ulteriori disagi, i sindacati hanno deciso di rinviare lo sciopero nazionale dei mezzi pubblici inizialmente indetto per mercoledì prossimo. Una buona notizia per la viabilità della Capitale, dove già in queste ore cominciano a riaprire le tratte del Gra inizialmente impraticabili.

Ultimo aggiornamento: 4 Febbraio, 08:37