Kabobo, il figlio della vittima: «Tutta
colpa dello Stato, è un clandestino»

Martedì 15 Aprile 2014
Ermanno Masini, 64 anni
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Quel che successo colpa dello Stato, perch a uccidere mio padre stato un irregolare, un clandestino. Si sfoga così Andrea Masini, figlio di una delle vittime di Kabobo, condannato oggi a 20 anni di reclusione e a non meno di 3 anni di casa di cura e custodia come misura di sicurezza. Il ghanese lo scorso 11 maggio ha ucciso con un piccone tre passanti: Daniele Carella, 21 anni; Alessandro Carolé, 40, ed Ermanno Masini di 64.



Pena insufficiente. L'entità della pena per il figlio della vittima non sarebbe adeguata: «È quello che mi aspettavo - dice Masini - Per la giustizia italiana questo è il massimo (in virtù degli sconti di rito e del riconoscimento della semi infermità, ndr) anche se per me è insufficiente. Ora vedremo se Kabobo sconterà davvero 20 anni. In Italia tutto è possibile». Masini ha ricordato l'intenzione delle altre parti civili di fare causa al Viminale per ottenere il risarcimento dei danni subiti, per poi commentare: «lo Stato è inadempiente sui risarcimenti. In un paese normale dovrebbe essere automatico, qua devi fare causa. Io mi assocerò solo se mi diranno che Kabobo non esce più dal carcere. Quel che è successo è colpa dello Stato, perché a uccidere mio padre è stato un irregolare, un clandestino».

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