Scompare a 17 anni: Ginevra
è scappata di casa il 28 luglio /Foto

Martedì 19 Agosto 2014 di Laura Bogliolo
La 17enne scomparsa Ginevra Randazzo
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Le parole scivolano lente come le onde che si ritraggono dopo la marea. Ginny torna, ti prego riesce a sussurrare mamma Karen. Oltre venti giorni senza incrociare lo sguardo di Ginevra, quegli occhi da bimba un po’ spauriti nel corpo di una diciassettenne. Il telefono continua a squillare nell’appartamento al pianterreno di via Tallone, nel quartiere Piansaccoccia. «Devo rispondere, potrebbe essere mia figlia» dice Karen.

Ma di Ginevra Randazzo si è persa ogni traccia dal 28 luglio. Scomparsa nella Roma assolata di periferia dopo una fuga che i carabinieri definiscono «volontaria». Ma «ormai, dopo tre settimane di silenzio, non è più una bravata» dice la famiglia che ha sporto denuncia presso i militari della stazione La Storta.

«TROPPA OMERTÀ»

«Troppe bugie, troppe omissioni da parte dei presunti amici» dice mamma Karen. La fuga di Ginevra è stata programma in ogni piccolo particolare ed è stata aiutata da suoi conoscenti. È scappata dalla finestra dell’appartamento al piano terreno alle 18,40 di quel maledetto lunedì. «Una fuga ben studiata, in ogni dettaglio» dice Gianluca Riparbelli, compagno di Karen, presidente del Comitato di quartiere Piansaccoccia che su Facebook ha pubblicato appelli con foto per trovare Ginevra.

«Purtroppo passano i giorni e Ginevra non è ancora tornata a casa - si legge nell’appello online - vi invitiamo a condividere questo post e a diffonderlo il più possibile. Ricordiamo che Ginevra è alta 1,75 circa e pesa 64 kg, ha un tatuaggio sull'avambraccio sinistro raffigurante una fragola e un piercing al naso».

La famiglia ha denunciato nove persone, tutti quelli che hanno aiutato una minorenne a fuggire. «È un reato, devono dirci dov’è Ginevra - dice Gianluca - l’ultimo contatto risale al 5 agosto, eravamo riusciti a capire dov’era, poi abbiamo perso ogni traccia». I «presunti amici» che hanno aiutato Ginevra, dopo la denuncia della famiglia per sottrazione di minore, fanno un appello su Facebook: «Ginny ci stanno interrogando, se non ti fai viva per noi che ti abbiamo aiutato saranno guai».

RAVE PARTY

Ginevra da qualche mese frequentava l’ambiente dei rave party, delle feste nei centri sociali in zona San Lorenzo e Centocelle, ambienti dove spesso gira la droga. Ed è proprio questa una delle tante piste che stanno seguendo i carabinieri della stazione La Storta.

Quella che all’inizio sembrava una bravata, adesso preoccupa non solo la famiglia ma anche gli investigatori. Il caso è passato in mano alla magistratura che dovrà ascoltare le persone vicine a Ginevra. Tra loro minorenni, ma anche persone adulte. Ogni ipotesi è aperta, si teme che qualcuno possa avere interesse a non far ritrovare la ragazza.

«Cosa la spinge a non tornare a casa dopo tutti questi giorni?» il dubbio atroce della mamma. La famiglia, ma anche gli investigatori escludono che si tratti di «una fuga d’amore». C’entrano probabilmente quei rave party, c’entra quel brutto giro di persone senza scrupoli che gravitano intorno ad ambienti degradati dove i giovanissimi si perdono in fiumi di droga.

Nel giallo della scomparsa di Ginevra c’è quel silenzio, quell’omertà contro la quale la mamma sta combattendo: «Chi la nasconde ha responsabilità troppo grandi. Voglio ringraziare pubblicamente i carabinieri del comando La Storta per la loro professionalità e umanità. Chi vede Ginevra chiami la caserma allo 0630860145 o noi al 334.100.77.30». Oggi è il compleanno del fratellino di Ginevra. «Gli manchi tanto - dice Karen - torna a casa».

Ultimo aggiornamento: 20 Agosto, 15:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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