Il cinema hard era un bordello: uomini, donne e ragazzi si prostituivano. Tre arresti a Napoli

Lunedì 4 Maggio 2015
Il cinema Argo
Sequestro clamoroso dei vigili urbani dopo un anno di indagini. A seguito di attività delegata dalla IV sezione della Procura della Repubblica di Napoli, diretta dal Procuratore Aggiunto Luigi Frunzio, gli agenti della unità operativa Tutela Emergenze Sociali e Minori della Polizia Municipale di Napoli hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere e del decreto di sequestro preventivo del cinema Argo, a carico del gestore L.A., di 53 anni, per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.



Le indagini, durate circa un anno, hanno consentito agli investigatori di accertare una continuativa attività di protezione del gestore nei confronti di molteplici soggetti che si prostituiscono e consumano rapporti sessuali con i clienti all’interno del cinema Argo, nelle immediate vicinanze di Piazza Garibaldi.



Durante i controlli i vigili hanno riscontrato la presenza di alcuni transessuali e di uomini dediti alla prostituzione che svolgevano la loro attività all’interno della sala cinematografica sotto la “protezione” ed il favore del gestore del cinema a luci rosse e di altre due impiegate, con il ruolo di cassiere, R.A., di 51 anni 51, e G.A. di 41 anni; anche loro sono state arrestate dagli uomini della Polizia Municipale: arresto convalidato con applicazione della misura degli arresti domiciliari richiesta dalla Procura.



All’interno della cassa della biglietteria del cinema è stato rinvenuto un grosso quantitativo di preservativi destinati alla vendita e di DVD contraffatti che sono stati sottoposti a sequestro penale come anche gli introiti della illecita attività.



Il locale, costituito da tre piani ed ampie sale comuni, consta anche di cabine private ove vengono consumati i rapporti sessuali dietro pagamento; l’intero cinema si è palesato come una vera e propria “casa di appuntamenti” dove i rapporti sessuali si svolgevano prevalentemente nei servizi igienici oppure nelle cabine, mentre la sala comune rappresentava luogo di incontro tra i clienti e giovani ragazzi dediti alla prostituzione e teatro dei preliminari approcci sessuali tra i medesimi.



Sin dall’inizio delle indagini era emersa l’attività di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione a carico del gestore del cinema Argo e delle sue dipendenti anche in danno di soggetti minorenni sia italiani che stranieri; ed infatti nel corso delle indagini era risultata evidente l’attività di adescamento realizzata all’esterno del cinema anche da parte di giovanissimi ragazzi; ed invero in due circostanze sono stati arrestati in flagranza di reato due soggetti che richiedevano prestazioni sessuali a pagamento a due ragazzini di etnia rom (11 e 16 anni) che adescavano i clienti nella strada antistante il cinema.
Ultimo aggiornamento: 14:53

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