Calabria, presi gli assassini del piccolo Cocò, il bimbo di 3 anni bruciato insieme al nonno

Lunedì 12 Ottobre 2015
Calabria, presi gli assassini del piccolo Cocò, il bimbo di 3 anni bruciato insieme al nonno
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Arrestati dai carabinieri del Ros due presunti autori dell'omicidio del piccolo Cocò Campolongo, il bambino di soli tre anni ucciso e bruciato in auto a Cassano allo Jonio, insieme al nonno e alla compagna di questi, il 16 gennaio 2014.

L'efferato omicidio aveva commosso l'Italia e anche papa Francesco aveva ricordato Cocò durante l'Angelus.



Gli arresti sono stati compiuti stamani dai militari del Reparto operatico e da quelli del comando provinciale di Cosenza che hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, richiesta dalla procura distrettuale antimafia di Catanzaro. I due indagati, di cui non sono stati ancora resi noti i nomi, devono rispondere del triplice omicidio di Giuseppe Iannicelli, 52 anni, della compagna marocchina Ibtissam Touss, di 27, e - appunto - del nipotino dell'uomo, Nicola 'Coco' Campolongo, di tre anni.



I loro cadaveri furono trovati carbonizzati all'interno di un'autovettura.
Le indagini accertarono che i tre furono uccisi con diversi colpi di pistola; poi, i corpi furono bruciati. Il 26 gennaio 2014, dieci giorni l'omicidio, Papa Francesco rivolse a Cocò un pensiero e una preghiera in occasione dell'Angelus in piazza San Pietro: chi ha ucciso un bambino così piccolo,
«con un accanimento senza precedenti nella storia della criminalità, si penta e si converta», aveva detto il Pontefice, che qualche mese dopo incontrò anche il padre del bimbo, detenuto nel carcere di Castrovillari.
Ultimo aggiornamento: 08:10

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