Autismo, ok definitivo del Senato alla prima legge nazionale, famiglie meno sole

Mercoledì 5 Agosto 2015
Autismo, ok definitivo del Senato alla prima legge nazionale, famiglie meno sole
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È stata approvata oggi la prima legge nazionale sull'autismo. La commissione Igiene e Sanità del Senato, in terza lettura e in sede deliberante, ha dato il via libera al disegno di legge che prevede l'inserimento nei livelli essenziali di assistenza dei trattamenti per l'autismo, l'aggiornamento delle linee guida per prevenzione, diagnosi e cura, oltre alla ricerca nel campo. «Esprimiamo piena soddisfazione per l'approvazione della legge sull'autismo, un provvedimento molto auspicato dalle associazioni di famiglie e atteso da anni. È un passo importante, frutto di un grande lavoro di squadra che ha visto una fattiva collaborazione con il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo, la presidenza e i componenti tutti della Commissione XII».
Lo dichiarano i relatori del Ddl sull'autismo appena approvato in via definitiva dalla Commissione Sanità del Senato, Lucio Romano (Gruppo Per le Autonomie) e Venera Padua (Pd). «Esprimo un vivo ringraziamento alla presidenza del Senato - aggiunge Romano - che ha concesso la deliberante al provvedimento, consentendo una più rapida approvazione. La legge interpreta in maniera compiuta un'attività legislativa che si fa davvero carico delle fragilità e dei bisogni delle persone, in un ottica biopolitica che dà valore pieno al bene comune». «Abbiamo ascoltato per mesi le famiglie, oltre ad aver approfondito tutti gli aspetti insieme alla comunità scientifica. Se diagnosticato per tempo, l'autismo ha ampio margine di miglioramento e la legge quadro va in questa direzione prevedendo l'inserimento della diagnosi nei Livelli Essenziali di Assistenza», commenta Padua. «Fino ad ora - aggiunge - gli autistici da adulti scomparivano, la loro malattia veniva sovrapposta a disagio psichico. Finalmente abbiamo potuto dare una risposta a questo problema. Per noi è un momento di gioia». Il testo era stato già esaminato in Senato e solo leggermente modificato dalla Commissione Affari Sociali della Camera.




«Esprimo grande soddisfazione per l'approvazione in sede deliberante, al Senato, del provvedimento sull'autismo. Le famiglie non saranno più sole e potremo intervenire meglio e in maniera articolata nel sostegno alle persone affette da disturbo dello spettro autistico. È stato un lavoro collegiale, di tutto il Parlamento, in tempi non comuni, e anche il Governo, che ringrazio, ha dato il suo importante contributo. Si tratta di una legge quadro e quindi avremo modo di sostenere, con le risorse umane e finanziarie disponibili a legislazione vigente, nei livelli essenziali di assistenza, le politiche attive in questo campo. Per me è stato un grandissimo orgoglio, presiedere una commissione, che è stata così determinante e convinta di questo provvedimento, anche al di là degli schieramenti politici. È un messaggio importante per riavvicinare le istituzioni ai cittadini». Lo afferma, in una nota, la senatrice del Pd Emilia De Biasi, Presidente della commissione Sanità del Senato.



«È dal 2007 che l'Onu ha scelto il 2 aprile come Giornata della consapevolezza sull'autismo. L'Italia oggi, con la legge sull'autismo, colma un ritardo e fornisce una prima risposta importante alle persone con autismo e alle loro famiglie. L'obiettivo che abbiamo inteso raggiungere con questo provvedimento è un'inclusione sociale che fosse quanto più ampia possibile». Lo afferma il vicesegretario vicario dell'Udc Antonio De Poli, commentando l'approvazione definitiva, avvenuta stamane in Commissione Sanità a Palazzo Madama, del disegno di legge sull'autismo. «Tanto per capire la portata delle novità introdotte, faccio un esempio: le linee guida precedenti sul trattamento dello spettro autistico si fermavano a 18 anni e ignoravano le necessità dei soggetti in età adulta. Si tratta dunque di un intervento legislativo importante - aggiunge De Poli, autore di un ddl sull'autismo poi assorbito nel testo unificato approvato oggi - che ha subito dei miglioramenti in seconda lettura. Uno riguarda il termine di 120 giorni entro cui il ministero della Salute, per applicare i nuovi Livelli essenziali di assistenza, è tenuto ad aggiornare le linee di indirizzo per il miglioramento della qualità dell'assistenza. L'altro aspetto migliorativo riguarda l'impegno del ministero della Salute a promuovere progetti di ricerca riguardanti l'autismo e le buone pratiche terapeutiche. Senza dubbio si poteva fare di più - conclude De Poli - ma con i nuovi Lea si potranno dare riposte che sono rimaste evase in tutti questi anni».
Ultimo aggiornamento: 12:07

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