Tsipras, dal re dei talk show al guru, il cerchio magico di Alexis

Lunedì 26 Gennaio 2015 di Mario Ajello
Tsipras, dal re dei talk show al guru, il cerchio magico di Alexis
La Brigata Alexis farà tremare l'Europa? C'è di tutto nella truppa di amici, consulenti, professori, ministri sicuri e ministri probabili, uomini immagine e tessitori dietro le file che si sta per affacciare con baldanza, e suscitando un misto di curiosità e di apprensione, sul palcoscenico dell'Europa. E questi della Brigata Alexis inteso come Tsipras - dove abbondano gli uomini ma poche sono state le donne finora nel gruppo - sono destinati a fare la parte degli apocalittici o degli integrati sulla scena continentale che li aspetta? Il motto del cerchio magico del grande Alexis, questo inner circle popolato più di differenze che di similitudini, é assai ellenico: «Dopo la ybris, nelle tragedie greche, vengono la nemesi e la catarsi».



I FEDELISSIMI

Dunque - dal professore-mentore John Milios, goscista con cattedra ad Atene, che starà fuori dal governo come le grandi eminenze che contano, fino allo stratega della comunicazione Teodoro Mikopulous, sessantenne alla guida di un team di ragazzi - la Brigata Alexis si avvia a diventare un gruppo trendy, anche se gli anziani sono i pezzi più forti e i moderati, per quanto si possa essere moderati in questo cerchio, sembrano già sopravanzare i radicali. Almeno nel toto ministri. A sorpresa, é entrato nel gruppo - ma neanche tanto a sorpresa perché i due si stimano da tempo e sono simili pure essendo uno di sinistra e l'altro di destra ma tradizionalisti e nazionalisti entrambi - Panos Kammenos ossia il nuovo alleato di governo di Tsipras. Il quale viene dalla destra conservatrice, stima il premier britannico Cameron ma lo trova troppo tenero con l'Europa e il suo connubio con Tsipras potrebbe apparire, ma non é, improbabile come quello tra Giorgia Meloni e Nichi Vendola. Con l'ingresso di Kammenos il melting pot della Brigata Alexis é ancora piu saporito.



DOTTOR SOTTILE

Il Dottor Sottile del gruppo - che si avvia a diventare vice-premier - é Giannis Dragasakis. A trattare con i padroni europei, a condurre i negoziati anti-austerità e verrebbe da dire a litigare con la Troika (ma egli é il tipo più diplomatico e meno irruento che esista com'é nella natura dei comunisti di un tempo: viene infatti dall'ala filo-sovietica del partito comunista greco nel cui comitato centrale é stato fino al 1991), sarà questo politico-politicissimo sessantottenne. Il quale,nella vita parlamentare in Grecia ha sempre avuto ottimi rapporti, di stima e di contrattazione, con la destra. Per ammorbidire la Merkel,che venendo dalla Germania dell'est di comunisti se ne intende, Dragasakis l'ex filo sovietico (anche con Putin sarà lui a trattare) é l'ammorbidente perfetto.



L’ARIETE

C'é il Tessitore ma c'è anche il Punteruolo. Risponde al nome di Yannis Varoufakis, economista, professore ad Austin in Texas. É quello che a vittoria elettorale appena ottenuta ha twittato: «Andiamo a smantellare la cleptocrazia greca!». É troppo combat, ma anche troppo autonomo da Tsipras, per mandarlo troppo in giro per l'Europa. Probabile ministro dell'economia, é il più spietato contro le politiche di austerità, ma é anche uno di quelli che ha preso più voti in queste elezioni. Profilo più duttile é quello di un altro uomo forte della Brigata Alexis: Yorgos Stathakis, economista moderato che negli ultimi tempi ha moltiplicato i contatti con i fondi di investimento e con le banche statunitensi ed europee. Cervellone d'altro genere quello di Teodoro Mikopulous: l'Uomo Comunicazione. Persona simpaticissima. Racconta: «Per vincere le elezioni ci siamo ispirati a un film cileno molto famoso». Ovvero? «No, i giorni dell'arcobaleno. Narra di come i pubblicitari nella campagna referendaria del 1988 contro la prosecuzione del regime di Pinochet puntarono non sulla tragedia delle violenze subite da quel popolo ma sulla speranza dei colori del futuro. Con le dovute differenze del livello di tragedia rispetto al Cile della dittatura, noi abbiamo puntato non sulla tristezza della, povertà greca ma sulla possibilità della rinascita».



Molti degli tsipririti dello stretto giro hanno avuto frequentazioni con il Pasok. E non sono di primo pelo. Come Teodoro Zoukalas, in passato collaboratore di Simitis (il leader socialista che dieci anni fa diede la svolta iper-filo-europeista al Pasok) e ora a costui toccherá anzitutto convincere gli studenti che occupano gran parte delle università, sobillati da Syriza, a smobilitare perché Syriza é andata al governo.



PAPANDREU

E Nikos Kotzias? Intimo di Papandreu figlio, dunque un moderato riformista, ha venduto in questi anni la merce Tsipras in svariate cancellerie del mondo. Ma ecco l'Uomo Tivvú, il volto della visibilità del nuovo potere: Panos Skourletis, animale da talk show, 45 anni, ironico e sferzante. E forse quel che serve, oltre che nella propaganda della nuova Grecia, anche per ammorbidire le pretese degli statali. Tsipras aveva detto loro che li avrebbe riassunti tutti, ora già frena («Riassumiamo quello che ne hanno diritto») e toccherà al suo Uomo Tivvú, Skourletis, risolvere questa grana se diventerà super-ministro della Pubblica Amministrazione e della Protezione Civile.



LA VERA GUIDA

Chi manca? Manca il Guru. La guida vera - più culturale che politica - di Tsipras in questi anni e che lo sarà anche nei prossimi se la dimestichezza con il potere non cambia il ragazzo rosso diventato presidente. Lui é John Milios. Professore goscista di economia ad Atene, quello che dai tempi dell'università Tsipras adora e segue, quello che ora dice: «Non chiamateci moderati, adesso siamo più maturi». Qualcuno di loro teme di diventarlo troppo. E uno del gruppo - Kristos Staikos, 40 anni, bello come un attore non greco, eletto domenica scorsa per la prima volta - racconta bevendo un bicchiere di vino bianco in una taverna: «La notte prima della vittoria elettorale siamo andati a dormire che eravamo tutti, anche alcuni di quelli più grandi di me, dei quattordicenni pieni di sogni e la sera successiva, a vittoria acquisita, abbiamo dovuto constatare di essere bruscamente cresciuti. Riusciremo a convivere con questo trauma improvviso?».
Ultimo aggiornamento: 27 Gennaio, 00:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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