Un'altra traccia per tentare di chiarire il mistero del volo MH370 di cui non si sa più nulla dall'8 marzo 2014. Un altro rottame, che appare essere la porta di un aereo compatibile con quella di un Boeing, è stata ritrovata sull'isola di Reunion, nell'Oceano indiano.
Il primo frammento di aereo ritrovato nell'isola francese de La Rèunion, è infatti arrivato a Parigi. Lo riporta la Bbc. E da mercoledì a Balma, nell'ampia area industriale che è il centro nevralgico dell'industria aerospaziale transalpina vicino Tolosa, cominceranno i test per stabilire l'origine del rottame. Già da mercoledì sera, pronosticano gli esperti, si dovrebbe essere in grado di sapere se quel rottame appartiene al volo MH370. ISecondo la procura transalpina, il giudice francese che si occupa dell'inchiesta riceverà già lunedì gli esperti malesi. Il tribunale di Parigi ha confermato che la valigia in brandelli ritrovata sulla stessa spiaggia dell'ala verrà anch'essa portata in Francia ed esaminata presso l'Istituto di ricerca criminale della Gendarmerie nationale (IRCGN), a Pontoise, nella banlieue della capitale.
Lo riferiscono i media britannici. Il frammento di un'ala, rinvenuto sulla stessa isola 4 giorni fa, è sotto analisi in Francia per stabilire se sia quella del Boeing 777 della Malaysian Airlines. Le prime conferme potrebbero arrivare mercoledì sera.
Il primo frammento di aereo ritrovato nell'isola francese de La Rèunion, è infatti arrivato a Parigi. Lo riporta la Bbc. E da mercoledì a Balma, nell'ampia area industriale che è il centro nevralgico dell'industria aerospaziale transalpina vicino Tolosa, cominceranno i test per stabilire l'origine del rottame. Già da mercoledì sera, pronosticano gli esperti, si dovrebbe essere in grado di sapere se quel rottame appartiene al volo MH370. ISecondo la procura transalpina, il giudice francese che si occupa dell'inchiesta riceverà già lunedì gli esperti malesi. Il tribunale di Parigi ha confermato che la valigia in brandelli ritrovata sulla stessa spiaggia dell'ala verrà anch'essa portata in Francia ed esaminata presso l'Istituto di ricerca criminale della Gendarmerie nationale (IRCGN), a Pontoise, nella banlieue della capitale.
